Walter De Navazio, una diretta facebook sul pittore italo argentino: nasce un comitato transoceanico

Le iniziative in ricordo del "pittore del paesaggio"


Tra l’Italia e l’Argentina: Toscana, Umbria, Campania, in particolare Caselle in Pittari (Sa), da dove veniva la sua famiglia, nasce un comitato per ricordare Walter De Navazio (1887-1921). Il grande “pittore del paesaggio” ha dedicato opere intensissime alla Pampa argentina, ma anche all’amata Italia, ben noto è il suo quadro su casa Navazio a Caselle, conservato a Buenos Aires.

Sono in fase organizzativa una serie di iniziative nel centenario della morte dell’artista, avvenuta il 24 maggio 1921. Il comitato promotore ha trovato terreno fertile a partire dall’interesse di Andrea Mancini, già docente di Iconografia all’Università di Siena e dal maestro Giulio Greco, anche lui, come De Navazio, di origine casellese. Fin da bambino Greco ha sentito parlare di un giovane pittore che per qualche anno aveva attraversato le sue stesse strade.  Per questo, Greco da molti anni ha in De Navazio una sua fonte ispirativa e gli ha dedicato studi importanti, stessa cosa per Mancini, che ha pubblicato vari contributi sulla pittura argentina di inizio novecento.

Da questo primo nucleo promotore il gruppo si è allargato moltissimo, sabato ci sarà una diretta Facebook che unirà le due parti dell’Oceano. Il collegamento sarà alle 19 e 30 ora italiana, “anche se - ci dice Greco - abbiamo già adesioni da varie parti del mondo, oltre che in Italia, anche in America Latina, in America del Nord e nel Nord Europa, in Svezia in particolare”. Insomma sarà un evento di valore internazionale, lo guiderà una giovane e bravissima conduttrice, Giovanna Pellegrino, che lavora in varie televisioni e network soprattutto in Campania. Greco e Mancini saranno gli ospiti, per introdurre interventi da varie parti del mondo. Questo anche per raccontare i risultati che il gruppo promotore ha ottenuto in questi mesi, costruendo rapporti con varie amministrazioni e con l’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires. In particolare si registrano le adesioni del Comune di Caselle in Pittari e l’interesse che una rivista internazionale come Progetto Radici ha espresso nelle parole del suo direttore, Antonio Peragine. “Si tratta - dice ancora Giulio Greco - dell’organo dell’Associazione Italiani nel mondo, questo per far capire quanto il nostro progetto possa interessare persone che non hanno mai dimenticato le proprie origini, appunto le loro radici”.

“Ci sono in De Navazio - dice Mancini - caratteristiche, che ci raccontano il grande pittore che abbiamo davanti. La tavolozza ad esempio appare straordinariamente sua, ed è semmai vicina a quella di alcuni maestri dell’impressionismo francese. Penso ad esempio alla delicatezza straordinaria con cui Claude Monet sa rendere la luce, trovando dei richiami in De Navazio: i suoi cieli dialogano con quelli di Monet, con le infinite ninfee dei suoi laghetti. Così come l’intreccio del colore delle case, dei tetti, dei paesaggi, ci dimostrano che c’è un rapporto che è a dir poco stupefacente. Non abbiamo al momento troppi dati per valutarne l’evoluzione, ma sappiamo come De Navazio - morto a neanche trentasei anni - fosse già considerato un maestro, avesse raggiunto una maturità artistica valida ovunque, anche da noi in Europa”.

Fonte: La conchiglia di Santiago

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