Nel dibattito politico sull'inchiesta rifiuti interviene anche il Movimento 5 Stelle regionale, che può contare due rappresentanti in Consiglio: Irene Galletti e Silvia Noferi.
I due membri dell'opposizione hanno portato i forti dubbi nutriti sulla gestione regionale degli ultimi 10 anni in merito alle questioni ambientali. Hanno infatti dipanato il filo che collega l'inchiesta Blu Mais, con fanghi nocivi scaricati a Montaione e Palaia e in altri comuni, all'inchiesta Keu sui rifiuti industriali delle concerie smaltiti come polveri inquinanti da aziende compiacenti nel settore della movimentazione terra.
Tra le tante iniziative annunciate dalle pentastellate, sarà chiesa una "commissione d'inchiesta che a questo punto diventa fondamentale per fare il panorama su cosa sta succedendo nell'amministrazione dell'ente Regione".
"Il Partito Democratico sembra un comitato d'affari, non fanno autocritica. Si assecondano aziende e chi ha interessi privati, allentando le maglie dei controlli, come ad esempio il distaccamento Arpat di San Romano. È un cancro della politica che deve essere condannato", spiega Noferi.
"È la 'Regione dei fantasmi', non si può addossare al capo di gabinetto la responsabilità di un intero sistema", spiega Noferi elencando anche altri casi di rischi ambientali a loro detta non considerati per la loro importanza: il Podere Rota, la Cava Fornace, l'inceneritore di Montale.
Ci saranno sopralluoghi delle due consigliere? "Se li faremo saranno a sorpresa - spiegano -, per la 429 nell'Empolese Valdelsa accerteremmo solo la situazione agricola". "Io conosco quella zona per la campagna elettorale - afferma la ex candidata a presidente Galletti -, abbiamo proposto per anni il cibo a km0 nelle scuole, nelle caserme e negli enti pubblici. Queste notizie mi fanno pensare che abbiamo proposto prodotti che potrebbero essere insalubri? Sono danni d'immagine incalcolabili da risarcire".
Sempre per quanto riguarda la situazione locale nel 'cuore' dell'inchiesta Keu, il M5S vuole sentire il commissario Alessandro Annunziati per sapere "cos'è mancato nei controlli per la 429, se è colpa del sistema commissariato o se ci sono altre responsabilità". Inoltre verrà chiesto il ripristino della sezione di San Romano di Montopoli dell'Arpat, "un'eccellenza della nostra regione che viene considerata come se fosse in dismissione per gli esuberi e per il calo di interventi". "Vogliamo sapere quali sono stati gli ultimi spostamenti di personale negli ultimi 10 anni, visto che ci sono state forti pressioni a riguardo".
Tutte le richieste saranno incluse in una lettera inviata alle massime cariche regionali per sapere quando verranno calendarizzate le proposte e quando giungeranno le risposte.
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