Che succede a Santa Croce sull'Arno? Sono giorni di grande silenzio. Assoconciatori, Aquarno, il Comune: tutto tace. O meglio, tutto taceva, perché l'associazione dei conciatori della riva destra dell'Arno ha preso posizione. Lo ha fatto senza rispondere a molte domande, ma almeno ha rotto questo muro che va avanti dal 15 aprile.
Le domande che ci poniamo sono semplici ma piene di apprensione per il futuro dell'ente imprenditoriale che raduna il settore della pelle: i vertici dell'Associazione Conciatori rimarranno al loro posto? Maila Famiglietti continuerà a essere presidente dell'associazione? Ci sarà un'assemblea operativa in cui si discuterà della situazione? Il cda rimarrà come quello attuale?
Ricordiamo che Assoconciatori conta tra gli indagati la presidente Maila Famiglietti, il direttore Aldo Gliozzi (ai domiciliari), l'ex presidente Alessandro Francioni (ai domiciliari), l'ex presidente Franco Donati (interdetto per un anno da attività di impresa), l'ex direttore Piero Maccanti (ai domiciliari), l'avvocato consulente Alberto Benedetti.
Al contrario, una voce forte che è giunta dall'esterno è quella dell'Unic, l'unione nazionale dei comparti conciari.
Silenzio in piazza del Popolo
Dal Comune continua la linea del silenzio. La sindaca indagata Giulia Deidda non parla con la stampa e le sue dichiarazioni ufficiali sulla vicenda si limitano alle righe pubblicate su Facebook il 15 aprile che riguardano affari correnti, informazioni utili per la campagna vaccinale o decessi illustri. Il Partito Democratico ha voluto sostenere ancora Deidda ed è giunto un comunicato di maggioranza in giornata dove si specifica che gli esponenti "esprimono con compattezza la loro unanime e più ferma volontà nel proseguire con ogni determinazione nel sostegno all’attività del Sindaco e della Giunta".
La trincea in municipio continua, al di là delle dichiarazioni a mezzo stampa, e ci si avvicina a giovedì 29 aprile 2021, data chiave perché sarà convocato necessariamente il Consiglio comunale per approvare il bilancio di previsione di Santa Croce. In questo caso il bene comune deve essere anteposto sicuramente alle questioni personali legate alle indagini e anche una giunta in difficoltà potrebbe benissimo arrivare a questo obiettivo con i voti della sola maggioranza. Se non venisse approvato, il Comune dovrebbe lavorare per dodicesimi, impiegando ogni mese un dodicesimo degli stanziamenti dell'ultimo bilancio approvato. Una manovra che renderebbe ancor più difficile la gestione della cosa pubblica.
Dopo, si aprono molte possibilità, tra cui le dimissioni del sindaco. Questa pista è stata tirata in ballo dall'opposizione e potrebbe diventare pure realtà, smentendo però le varie affermazioni di appoggio a Deidda da parte della maggioranza. Al suo interno ci sono bocche cucite ma i telefoni squillano e i messaggi sulle chat private vanno e vengono. Dalla nascita di Italia Viva, la maggioranza santacrocese (composta dall'unico gruppo consiliare 'Con Giulia Deidda' perché all'interno di un comune sotto 15mila abitanti, per cui c'è solo una lista a supporto del candidato sindaco) è formata al suo interno da esponenti di Pd, LeU, PSI e anche Italia Viva.
Il partito di Renzi ha rappresentanti in posizioni importantissime: oltre alla consigliera Arianna Gisfredi, anche l'assessore Nada Braccini e il vice sindaco Marco Baldacci. Quest'ultimo, in caso di dimissioni di Deidda, potrebbe essere chiamato a incarnare il ruolo di sindaco facente funzioni fino a elezioni, che potrebbero arrivare in autunno. Una posizione scomoda, anche per eventuali candidature future, all'interno di una maggioranza paralizzata tra la figura forte del primo cittadino indagato e le pressioni esterne per ripartire da zero.
Senza dimissioni
Deidda potrebbe però scegliere, come già annunciato, di mantenere il ruolo di sindaco, costringendo gli altri membri della maggioranza e i partiti a dare una svolta chiara: o con me o contro di me. È da tempo che non si vede una mozione di sfiducia riuscita contro il sindaco nel comprensorio del cuoio. L'ultima fece cadere Turini a Santa Maria a Monte, il resto è storia: il centrodestra ha appoggiato l'attuale sindaco Ilaria Parrella, in quota socialisti, strappando il fortino rosso per ben due consiliature.
Si attendono però anche svolte dalla parte della giustizia. Se la posizione di Deidda venisse accantonata, se non venisse accolto il rinvio a giudizio, il primo cittadino potrebbe rimanere al suo posto. Ma a quale costo? Potrebbero passare settimane, se non mesi, prima di una decisione di questo tipo. L'opinione pubblica potrebbe non avere tutto questo tempo a disposizione. Soprattutto il reparto conciario, colpito nella reputazione e con commesse milionarie di produzione a rischio sospensione. A questo proposito anche Unic ha fatto sapere che il comparto dovrà schierarsi dalla parte della legalità e del rispetto dell'ambiente per avere il suo sostegno.
Qualsiasi saranno le prossime mosse della politica, il sistema Santa Croce deve andare avanti migliorato e nel rispetto della legalità, lo deve a tutte quelle famiglie impegnate nel settore. Questo forse è il tema principale a cui gli attori dovrebbero cercare di dare una risposta chiara.
Nota: l'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione della nota della maggioranza santacrocese in appoggio all'attuale giunta
Elia Billero e Gianmarco Lotti
Notizie correlate
Tutte le notizie di Santa Croce sull'Arno
<< Indietro