Decisione vista come una mancanza di rispetto da parte della Regione per Confcommercio
“La Regione non ha perso occasione per dimostrare la totale mancanza di rispetto per le imprese toscane” – tuona Confcommercio a seguito dell’Ordinanza emanata oggi, venerdì 2 Aprile.
“L’ennesimo provvedimento restrittivo questa volta riguarda le attività commerciali che, con meno di 48 ore di preavviso, vengono a conoscenza di dover restare chiuse domenica 4 e lunedì 5 Aprile. E, a peggiorare il quadro, viene vietato anche l’asporto: sarà permessa solo la consegna a domicilio.
Supermercati e piccoli negozi di alimentari, macellerie, gastronomie e rosticcerie che erano nel pieno del lavoro, cosa devono fare se non vogliono perdere le prenotazioni ricevute? È impensabile in pochissime ore mettere in piedi un servizio di consegne al domicilio per quei clienti che avevano già fissato il ritiro in negozio. E cosa faranno con le scorte di prodotti preparati per chi non aveva prenotato nulla?
In questo modo non solo si ignorano le esigenze delle aziende ma si portano al fallimento. E con quale scopo?
È evidente ormai, settimana dopo settimana, che le zone rosse e arancioni non fermano la diffusione del virus e tantomeno lo fanno questo tipo di restrizioni.
Nonostante ciò dalla Regione continuano ad arrivare provvedimenti che, a dirla tutta, producono effetto contrario a quello presumibilmente sperato.
Chiudere gli esercizi commerciali domenica e lunedì porterà – come avvenuto prima di Natale – all’inevitabile congestione delle attività nelle giornate di oggi e domani, creando conseguenti assembramenti.
Vorremmo essere sbalorditi dall’incapacità di gestione della pandemia del nostro Governo regionale, purtroppo però possiamo solo confermare quanto già sappiamo: puntare il dito contro alle imprese è più facile del prendersi delle responsabilità”.
Fonte: Confcommercio Pistoia e Prato - Ufficio Stampa
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