Alia, "giungla di contratti" nella raccolta rifiuti: la protesta Fp-Cgil Firenze

Ecofurgone Scandicci

A tre mesi dall’elezione del nuovo Cda di Alia, l’azienda di igiene ambientale che gestisce il servizio tra Firenze, Prato e Pistoia, non registriamo novità positive sulle condizioni di lavoro negli appalti della raccolta dei rifiuti, anzi: due subappalti sono stati affidati nel mese di febbraio addirittura a realtà economiche che applicano contratti non sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.

In attesa di conoscere il piano industriale di Alia, sul quale abbiamo chiesto un confronto che rimetta al centro il lavoro, continuano i processi di affidamento dei subappalti dei servizi. Tra fine marzo e aprile andranno in scadenza ulteriori sette lotti dal Mugello, all’empolese, ai comuni della piana fiorentina ai quartieri della città di Firenze, senza che l’azienda abbia reso pubbliche le modalità operative con cui vengono selezionati i subappalti.

Negli appalti di raccolta rifiuti di Alia, che impiegano circa 500 addetti, attualmente si assiste a una vera e propria giungla di contratti: da quello delle cooperative sociali al multiservizi, fino a quelli non sottoscritti dai maggiori sindacati.

E’ troppo poco usato il contratto Fise, che sarebbe quello corretto perché fa riferimento al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei servizi di igiene ambientale. Questo significa compensi diversi, diritti diversi, tutele diverse per dipendenti che hanno le stesse mansioni.

Tanto più che condizioni di lavoro degli operatori di igiene ambientale presso le Cooperative e le ditte in subappalto sono peggiori, in termini di salario, diritti, sicurezza e condizioni di lavoro rispetto ai dipendenti diretti delle aziende di Igiene Ambientale. Riteniamo che dietro alla scelta di esternalizzare i servizi non ci siano ragioni di ricerca di una maggior qualità o efficienza, ma soltanto la ricerca di abbassare i costi attraverso il lavoro, che rischia di essere sempre più pesante e pericoloso.

Questo non è più sostenibile, occorrono investimenti per ricomporre il lavoro a partire dalla corretta applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei servizi di igiene ambientale. Ora basta: stesso lavoro, stessi diritti, stesso salario.

Fonte: Fp Cgil Firenze

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