La bellezza, l’armonia e la storia dei territori toscani sarebbero già di per sè un perfetto viatico per entrare quasi ‘di diritto’ nel Registro nazionale dei Paesaggi rurali storici, istituito dal Ministero per le politiche agricole e forestali per la conservazione e valorizzazione delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali. Un riconoscimento che in effetti vede già iscritti molti Comuni toscani, che altri vorrebbero o sono in procinto di ottenere, e che è stato al centro del webmeeting di stamani organizzato da Anci Toscana nell’ambito del programma “Conosciamo la Toscana rurale”. Un incontro molto partecipato a cui hanno partecipato sindaci, amministratori, tecnici e docenti universitari, tra i quali il professor Mauro Agnoletti, coordinatore Scientifico del Catalogo Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici.
Ad emergere è stata soprattutto la volontà comune di condividere azioni e programmi, come ha sottolineato da subito la sindaca di Lucignano Roberta Casini, responsabile Agricoltura di Anci Toscana: "E' ora di creare una rete tra i Comuni iscritti al Registro nazionale, per declinare nelle varie politiche quello che non è solamente un riconoscimento. E’ necessario acquisire un peso politico di rilievo in vista della prossima programmazione, coinvolgendo tutti i soggetti del territorio, a partire dalle aziende”. Dello stesso parere Luciano Petrucci, sindaco di Semproniano, che ha messo l’accento sulla necessità di finanziamenti per intervenire e contrastare lo spopolamento; mentre per Paolo Sottani, sindaco di Greve in Chianti “è fondamentale fare sinergia con gli altri paesaggi registrati: il nostro paesaggio rurale storico di Lamole ha un'estensione di 700 ettari di cui 300 occupati da terrazzamenti, che con lo spopolamento hanno rischiato di scomparire." Roberto Machetti, sindaco di Trequanda, ha detto che i territori hanno bisogno di riconoscimento ma anche di supporto e di collaborazione per ottenere risultati; e Federico Ignesti sindaco di Scarperia San Piero ha evidentiato come "una rete di paesaggi storici potrebbe spendersi in vista della nuova programmazione comunitaria e anche del Recovery Fund".
Per la Regione Toscana Marco Minucci ha ricordato che “Il PSR ha previsto nell'attuale programmazione diversi interventi di tutela del paesaggio; in futuro, magari anche con Anci, bisognerebbe rinforzare i partenariati e aiutare i soggetti di un dato territorio a partecipare”. Ed infine Mauro Agnoletti, che per il Ministero ha sottolineato come "oggi per fortuna possiamo contare sulla consapevolezza diffusa tra amministratori e imprenditori del paesaggio come elemento da tutelare, come ricchezza che ci rende competitivi”. E su questa strada, è stata l’unanime conclusione, dobbiamo impegnarci e fare rete.
Fonte: ANCI Toscana
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