Cassa Risparmio Volterra, dai sindacati: "Il tempo scorre, ma tutto tace"

Queste Organizzazioni Sindacali intendono manifestare tutta la loro preoccupazione in merito all'assoluta assenza di informazioni a riguardo di probabili cambi dell'assetto societario della Cassa di cui da tempo si vocifera, sia da parte della Direzione Generale che da parte della Fondazione C.R. Volterra.
Se risultano di tutta evidenza la necessità e l'urgenza di una ricapitalizzazione dell'Istituto, conseguente al ripianamento delle perdite determinatesi per effetto del credito deteriorato, che si è accumulato negli anni, è infatti altrettanto importante capire in quali tempi questo si concretizzerà e quali soggetti vi interverranno.
Nel prendere atto che la Proprietà ha deciso un arretramento nella partecipazione nella compagine sociale della Cassa, le scriventi intendono evidenziare quanto un’ipotizzabile sua ricapitalizzazione, possa configurare, in ragione della propria supposta entità, una perdita del controllo della Banca da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra.
Tale questione assume centrale importanza non solo per tutti i dipendenti della Cassa e segnatamente per quelli della Direzione Generale dove lavorano 170 dipendenti, ma anche per il Territorio che fino ad oggi ha potuto contare in un Istituto di credito a vocazione localista e che potrebbe rischiare di perdere la propria identità.
Al riguardo le scriventi evidenziano, nella loro qualità di Rappresentanti dei Lavoratori e Parti Sociali, che l'obiettivo primario che sono fermamente determinate a perseguire - a prescindere dalle soluzioni di intervento che verranno prospettate - è e sarà la tutela dei Dipendenti della Cassa e il mantenimento di quello stretto legame che storicamente la lega al proprio Territorio di riferimento, della cui economia la nostra Banca dovrà continuare a rappresentare il volano e propulsore.
In ragione di quanto sopra espresso le scriventi hanno provveduto a chiedere alla Direzione Generale un Accordo che tuteli i dipendenti da loro rappresentati, nel merito alla mobilità alla quale potrebbero essere soggetti nell’eventuale caso di cambio del soggetto aziendale, ma non è stata trovata la disponibilità auspicata a trattare e ciò offre un ulteriore motivo di preoccupazione e rammarico, sia per la mancanza di tutele che ne deriva, sia per le motivazioni che stanno a sostegno della posizione aziendale.
I diritti dei lavoratori non si negano per tenere alto un eventuale prezzo di vendita.
Queste Organizzazioni Sindacali hanno incontrato il Sindaco Giacomo Santi per esporre anche all’Amministrazione Comunale di Volterra i propri timori e la necessità di intervenire unitariamente a tutela del lavoro e dei lavoratori.
Le scriventi auspicano che si possa predisporre, con la necessaria trasparenza, l'utile sostegno della Cassa e dei suoi dipendenti, rispettando il diritto ad essere informati sul proprio futuro di lavoratori e cittadini del territorio.

FABI - FIRST/CISL - FISAC/CGIL

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