Sono due gli articoli della nostra Costituzione (art 2 e art 3) in cui si garantiscono i diritti inviolabili dell’uomo e la pari dignità sociale senza distinzione alcuna. Nonostante che siano tra gli articoli più importanti, perché sanciscono i pari diritti di tutt* i/le cittadin* le discriminazioni esistono e sono un reato.
Non sono meri atti di razzismo ma trattamenti ingiustificatamente diversificati per nazionalità, sesso, età, genere, disabilità (in contrasto evidente con l’art3 della Costituzione). Sono i muri che tante donne, donne immigrate, donne immigrate e disabili, donne immigrate disabili musulmane, donne immigrate disabili musulmane anziane (solo per fare alcuni esempi di multi-discriminazione possibile) si trovano davanti quotidianamente. Nella ricerca di una casa, nella ricerca di un lavoro: quando si viene trattato/a diversamente o addirittura escluso/a da un servizio o da una opportunità, che si tratti dell’accesso a una prestazione sanitaria o a un mezzo di trasporto, si sta subendo una discriminazione.
Spesso chi le subisce resta in silenzio ma in realtà la parola, che sia una denuncia formale o la condivisione delle esperienze di discriminazione subite, è l’unico strumento che abbiamo per cambiare una realtà che non è contemplata ne contemplabile.
Per tutt* le persone che pensano di essere state oggetto di discriminazione ricordiamo che è possibile rivolgersi, sui territori, alle associazioni iscritte al Registro Nazionale contro le Discriminazioni (UNAR), associazioni come NOSOTRAS ONLUS.
Ogni anno dal 15 al 21 marzo il nostro impegno a far conoscere il nostro servizio e la possibilità di difendersi da veri e propri reati.
Consultate il sito di Nosotras per saperne di più e scriveteci per fissare un incontro di confronto sul tema.
Nosotras
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