Una data da segnare in agenda con il preciso obiettivo di riflettere insieme su un tema fondamentale, rendere la cultura accessibile anche a chi convive con la demenza. Questo il tema al centro di Musei Resilienti/Resilient Museums, convegno internazionale on line in programma il 25 marzo, dalle 9.30 alle 13.
Si tratta di un progetto promosso dal Sistema Musei Toscani per l’Alzheimer per stimolare l’attenzione sulle proposte dedicate a chi vive con la demenza, da parte dei musei di tutto il mondo. In Toscana, Regione all'avanguardia in questo settore, sono più di quaranta le realtà museali coinvolte in queste attività. Un terreno di inclusione sul quale da tempo ormai si è concentrata l'attenzione del MuDEV, sistema museale Museo diffuso Empolese Valdelsa, anche attraverso il progetto "Musei per l'Alzheimer", poi divenuto in tempo di emergenza sanitario da Covid-19 “Musei per l'Alzheimer, lontani ma vicini”. Il progetto “Musei per l’Alzheimer”, che nell’Empolese Valdelsa ha visto come iniziatore il Museo Be.Go. di Castelfiorentino nel 2013, è stato sposato dal 2016 anche dalla rete del MuDEV e poi dalla rete delle biblioteche, che hanno accolto i soggetti fragili, le loro famiglie e gli operatori socio sanitari per attività laboratoriali. In questo 2020 funestato dal Covid, si è scelto di proseguire comunque, con modalità diverse, ma non meno ricche di opportunità, grazie al sistema di videoconferenza consentito dalle piattaforme informatiche ed aperto ai soggetti che già fanno parte della rete.
Tornando al convegno internazionale Musei Resilienti/Resilient Museums, promosso dal Sistema Musei Toscani per l’Alzheimer e previsto per giovedì 25 marzo sui canali social di MTA, si propone di fare il punto sulle proposte dedicate a chi vive con la demenza da parte dei musei di tutto il mondo: musei d’arte, di storia naturale e archeologici, musei etnografici e scientifici, spazi espositivi, orti botanici e biblioteche, che in questo periodo hanno rivelato la propria vitalità e la relazione forte costruita con questo pubblico, confermando l’importanza delle istituzioni museali per le persone che vivono con la demenza e per l’intera comunità.
L’appuntamento, oltre alla presentazione delle esperienze toscane, vedrà la partecipazione di ospiti internazionali, tra cui:
YOKO HAYASHI, presidente e fondatrice di ArtsAlive, organizzazione senza scopo di lucro con sede a Tokyo la cui missione è di sensibilizzare la società e rendere l’arte accessibile alle persone anziane e con demenza.
ANDREA WINN, curatrice delle mostre di comunità del dipartimento Apprendimento e coinvolgimento del Manchester Museum, principale museo universitario del Regno Unito. Insieme a lei, CHIARA LUDOLINI, che si occupa di marketing e supporto digitale presso il Dipartimento Marketing e Comunicazione della stessa istituzione.
MARJAN RUITER, direttrice del Museo Zeeuws di Middelburg, ambasciatrice per la demenza nella provincia della Zelanda e LOES JANSSEN, responsabile della mediazione con il pubblico del Van Abbe Museum di Eindhoven.
CAROLYN HALPIN-HEALY, co-fondatrice e direttrice esecutiva di Arts & Minds, organizzazione con base a New York, impegnata a migliorare la qualità della vita per le persone che vivono con l’Alzheimer e altre forme di demenza attraverso l’arte.
Musei resilienti è un progetto del Sistema Musei Toscani per l’Alzheimer, realizzato con il supporto della Regione Toscana. Per informazioni: info@museitoscanialzheimer.org.
Fonte: Ufficio stampa
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