Cadavere di Pietramala identificato grazie alle scarpe e a una radiografia dei denti

I Carabinieri identificano il cadavere di Pietramala rinvenuto ad aprile 2020.

Si tratta di Alessandro Rossi, 60 anni, il cadavere rinvenuto nei campi di Pietramala, nel Mugello (comune di Firenzuola) ad aprile 2020. I carabinieri di Borgo San Lorenzo e della scientifica di Firenze sono riusciti a confrontare e confermare l'identità dell'uomo, trovato senza vita il 22 aprile 2020.

La ricerca si è focalizzata sui soggetti scomparsi negli anni 2019 e 2020 e censiti in banca dati. L’arco temporale prescelto è partito dai riscontri sulle calzature rinvenute in sede di sopralluogo dai Carabinieri della Stazione di Firenzuola.

Questi ultimi, sentiti i responsabili di una nota marca, sono risaliti al periodo in cui il prodotto è stato posto in vendita: febbraio 2019. Con questo riferimento, gli stessi militari hanno sviluppato il loro piano di ricerca: individuare tutti gli scomparsi delle Province di Firenze e Bologna in quei mesi, per poi mettere in relazione gli elementi raccolti.

Così facendo, la loro attenzione è stata catturata da una segnalazione di scomparsa, inserita dalla Stazione Carabinieri di Bologna – Indipendenza del 1 ottobre 2019. La stessa riportava l’allontanamento volontario di un uomo, ospite di una struttura specializzata in trattamenti riabilitativi sanitari, avvenuto nella mattinata del 30 settembre di quell’anno.

Analizzando gli elementi descrittivi forniti all’atto della presentazione della denuncia, hanno acquisito una serie di riscontri con quanto raccolto in sede di sopralluogo, all’atto del rinvenimento del corpo. In particolare è emerso che il giorno dell’allontanamento, l’uomo, Alessandro Rossi, indossava effettivamente un paio di scarpe ginniche di colore grigio chiaro. Anche il resto dell’abbigliamento è risultato del tutto similare a quello repertato, quantunque logoro per l’esposizione agli agenti atmosferici.

I Carabinieri della Stazione di Bologna-Indipendenza, informati da quelli di Firenzuola, hanno quindi mostrato questi capi ai familiari. Gli stessi, pur non riuscendo a riconoscerli, hanno fornito elementi essenziali per l’identificazione. In particolare, l’idea che potesse trattarsi di Rossi si è rafforzata grazie ad una radiografia dell’arcata dentaria fatta nel 2012 e acquisita dall’Ospedale Bellaria di Bologna.

Esaminata dall’Istituto di Medicina legale di Firenze è stata dirimente per l’identificazione. Grazie al quadro complessivo raccolto, i sanitari hanno potuto confermare l’identità dell’uomo. I parenti sono stati informati dall’Arma. La Procura della Repubblica di Firenze ha concesso il nulla osta al seppellimento della salma, ascrivendo la morte a causa naturale, indeterminata.

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