Sversamenti nell'Usciana, ricorso al Tar al Ministero dell'Unione Inquilini

Nel 2012 siano venuti a conoscenza del fatto che per anni il Torrente Usciana era stato oggetto di sversamenti llleciti da parte dell'impianto di depurazione di Ponte a Cappiano.

A distanza di anni abbiamo fatto varie istanze di accesso per capire a che punto fosse la “riparazione del danno ambientale”, scoprendo che:
1. il processo contro il Direttore generale ed il Presidente, con due condanne in primo ed in secondo grado, risulta ancora pendente presso la Corte di Cassazione ed ad oggi senza una data fissata.
2. Non solo, abbiamo scoperto che la provvisionale stabilita dal giudice in primo grado (euro 20.000) è stata riscossa nel 2016, ma al contempo L'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ci ha inviato la relazione sul danno ambientale subito dal Torrente Usciana a causa degli sversamenti illeciti. Relazione che fu fatta al momento del processo penale in primo grado.
3. Il suddetto istituto, che rappresenta il “gotha” della ricerca ambientale in Italia, ha quantificato in una cifra oscillante tra 15 milioni e 22 milioni di euro di danno ambientale.
4. Così, abbiamo richiesto al Ministero dell'Ambiente che cosa fosse stato fatto per il suddetto danno. Il suddetto Dicastero non ci ha risposto e cosi due giorni fa è stato notificato e depositato ricorso al Tar avverso il suddetto silenzio.
5. Non solo, è stato diffidato il Ministero a rispondere entro quindici giorni, evidenziando come l'eventuale omissione possa configurare un reato.
6. Infine ieri abbiamo inviato una istanza ai Sindaci di Fucecchio, Santa Croce, Castelfranco e Santa Maria a Monte per cercare di sapere cosa sia stato fatto per il suddetto torrente e cosa abbiano intenzione di fare, visto il suddetto danno, concedendo solo trenta giorni per la risposta.

Fonte: Unione Inquilini Sezione Valdarno Inferiore

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