Confronto internazionale UniFi su tecnologie e diversità socio-economica

Quale ruolo giocano le tecnologie nella gestione delle diversità sociali, culturali ed economiche di cui sono intessute le società contemporanee? Come possono essere fattore di sviluppo e di coesione, invece che ulteriore motivo di separazione e discriminazione?

Attorno a queste domande il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Firenze ha costruito un appuntamento online di altissimo rilievo, il First Digital Day, in programma venerdì 12 marzo (dalle ore 11.30), con il titolo “Diversity and Technological Liberties”. L’iniziativa, realizzata insieme alla Harvard Law School Association Europe, ha meritato la medaglia del Presidente della Repubblica Italiana, riconoscimento attribuito a iniziative di particolare interesse culturale.

Nelle tre sessioni, moderate da Adelina Adinolfi, Michele Papa ed Ettore Maria Lombardi, si confronteranno tra gli altri, in un’ottica interdisciplinare, giuristi di fama internazionale come Daniel Markovits (Yale Law School), Guido Alpa (Università di Roma “La Sapienza”) e Randall Kennedy (Harvard Law School), giudici della Corte di Giustizia dell’Unione Europea e della Corte Europea dei diritti umani, politici europei (Svezia) ed extraeuropei (Filippine), economisti come Alexey Ivanov (Higher School of Economics – Mosca) e rappresentanti di grandi realtà imprenditoriali come Saipem, Baker Hughes, ENI, Google, Savage Holdings. All’incontro partecipano anche l’Istituto Universitario Europeo, l’Istituto Universitario di studi superiori dell’Ateneo fiorentino (IUSSAF) e la Fondazione per la formazione forense dell'Ordine degli Avvocati di Firenze - Scuola Forense.

“Scienze giuridiche grazie alla sua qualifica di dipartimento di eccellenza e all’impegno del collega Lombardi  ha organizzato il primo Digital Day, appuntamento che ci ripromettiamo di replicare ogni anno – spiega il direttore Andrea Simoncini -. Il dibattito sull’uso delle tecnologie, di stringente attualità, segnala sempre più la necessità di una regolamentazione giuridica, compito non semplice per le dimensioni globali della digitalizzazione”.

“Siamo molto contenti di questa iniziativa – commenta Paola Lucarelli, presidente della Scuola di Giurisprudenza – che offre anche alla comunità dei nostri studenti un’occasione privilegiata per percepire l’internazionalizzazione degli studi, lo sviluppo di una riflessione senza confini su temi che ormai superano di gran lunga il contesto nazionale”.

“Sviluppare le potenzialità positive delle tecnologie in termini sociali, economici e ambientali è la sfida del futuro – spiega l’idea del convegno l’organizzatore Ettore Maria Lombardi, delegato del Dipartimento di Scienze giuridiche per le relazioni internazionali extra-UE -. Ma la prospettiva di un umanesimo digitale può essere perseguita solo in un’ottica integrata, che ponga fianco a fianco mondi diversi e faccia della loro diversità un valore e non un ostacolo. Questo è anche il senso dell’iniziativa del Digital day, che abbiamo voluto sottolineare con un’intestazione composta da otto lingue diverse: Die jurnada globalny de les liberties tecnologiche: para a digital humanismus”.

Fonte: Università di Firenze - ufficio stampa

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