Passaporto vaccinale, il presidente della Toscana, Eugenio Giani, in "questa fase" si dichiara "contrario". Il motivo è dato dal fatto che "corrispondendo pochi vaccini, creiamo una discriminazione non voluta da chi non è vaccinato. Non è mica colpa sua perché finora è arrivato un numero di vaccini esiguo. Sono convinto che in una fase successiva, quando chi vuole vaccinarsi avrà la possibilità di farlo, in quella fase sono a favore di introdurre questa possibilità" ha dichiarato, ospite di Lady radio. "Naturalmente se si riferisce al passaporto vaccinale per chi viene dall'estero - ha precisato Giani - penso che occorra una disciplina più chiara a livello europeo". Giani ha infine spiegato di aver deciso di sottoporsi al vaccino anti Covid quando sarà terminata la campagna vaccinale degli operatori sanitari.
Simone Bezzini, assessore regionale alla sanità, a margine della firma dell'Accordo di programma per lo sviluppo degli anticorpi monoclonali per il Covid-19 presso Tls, è convinto: "è un tema serio, che ovviamente deve essere un po' sviluppato sulla base di alcuni elementi". Per l'assessore, bisogna infatti "capire anche quale sia la protezione che i vaccini danno effettivamente in un tempo non breve, perché un conto è l'immunizzazione, cioè il blocco della trasmissione del virus, un conto è il freno allo sviluppo della malattia, sono due temi un po' diversi. Credo che se verranno sviluppati, questo tocca agli scienziati farlo, e se ci sarà un responso positivo, questo può essere un tema che a mio avviso può avere un senso sviluppato nella dimensione europea". Bezzini ha ricordato che in Toscana "in questa settimana noi faremo circa 70.000 vaccinazioni:c circa 20.000 sono richiami e andiamo verso la conclusione del personale sanitario; 25.000 sono over 80; 25.000 sono le categorie che vengono vaccinate con AstraZeneca. Stiamo lavorando per aprire nuovi filoni di vaccinazione".
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