Materiali naturali come il legno per il rivestimento delle facciate o soluzioni per il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti alternative. E poi la biomedica, con l’utilizzo di intelligenza artificiale o la creazione di microscopi potenti in grado di costruire nel dettaglio strutture anatomiche anche complesse. Sono le tesi di sei giovani ingegneri - metà triennali e metà magistrali - che hanno vinto il premio indetto dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze. Una selezione fatta tra i numerosi lavori degli studenti dell’Università di Firenze che hanno risposto al bando.
La cerimonia di premiazione è stata ovviamente ridotta, alla presenza solo dei giovani. I premi sono stati consegnati dal presidente dell’Ordine, Giancarlo Fianchisti, e da Francesca Satta, consigliere dell’Ordine e coordinatrice del concorso. 2mila euro per ogni laurea specialistica e magistrale e 3 borse di studio per le lauree triennali da mille euro, destinate al pagamento delle tasse universitarie per l’iscrizione ad un corso di laurea specialistica presso la facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Firenze. I vincitori potranno anche iscriversi gratuitamente all’Ordine.
“Il livello delle tesi è alto e soprattutto presentano grandi potenzialità per studi e applicazioni future - commenta l’ingegner Satta - E’ interessante come la sostenibilità ambientale e la biomedica prendano sempre più piede nei lavori degli studenti. Ringraziamo i docenti e l’Università di Firenze per aver diffuso e promosso il bando, anche con tutte le difficoltà delle lezioni a distanza”.
“E’ stata una piacevole sorpresa constatare l’interesse mostrato - spiega il presidente, Giancarlo Fianchisti - L’emergenza sanitaria e la crisi si ripercuotono inevitabilmente anche sul percorso universitario di questi giovani, spesso schiacciati dal senso di incertezza e precarietà. L’Ordine ha scelto di supportarli, ancora di più in questa fase delicata, nella loro formazione, investendo sul loro futuro per creare professionisti validi a servizio della collettività”.
Fonte: Ordine degli ingegneri di Firenze - Ufficio Stampa
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