Domenica saremo in piazza al presidio promosso dal Teatro Rossi Aperto contro la chiusura di questa importante esperienza avvenuta nelle scorse settimane, qualche giorno prima dello sgombero della Limonaia Zona Rosa.
Riteniamo vile e grave la decisione della Soprintendenza di procedere alla blindatura dello spazio, senza per di più alcuna interlocuzione con chi da anni ha ridato vita ad un luogo unico della nostra città restituendolo alla sua fruizione pubblica per trasformarlo in un bene comune.
Si è sfruttata l'occasione della pandemia, ovvero l'unico periodo in cui il Teatro non poteva vivere di iniziative e presenze, per richiuderlo e provare a farlo ricadere nell’oblio.
Altrettanto gravi e complici sono però i silenzi della politica e delle istituzioni, a partire dal Comune di Pisa e dalla Regione Toscana, che declinano dalle proprie responsabilità e dal ruolo che dovrebbero invece avere in materia di politiche culturali nella nostra città.
Pisa non può e non deve perdere il Teatro Rossi Aperto e quel laboratorio che è cresciuto e si è consolidato attorno ad esso, non solo a livello locale ma anche nazionale.
Saremo in piazza anche noi per chiedere la riapertura del Teatro Rossi Aperto.
Fonte: Una città in comune
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