Si può essere donne e innamorate della scienza senza essere annoverate tra i geni del Millennio, ma cittadine attive e appassionate che guardano al mondo con gli occhi aperti e inclusivi della cultura, della formazione e della ricerca di altissimo livello. Intorno all’Osservatorio polifunzionale del Chianti fiorentino, sede di eccellenza scientifica su scala internazionale, di proprietà del Comune di Barberino Tavarnelle, gestito dall’Università di Firenze, sono cinque le donne impegnate a costruire percorsi divulgativi, turistico-culturali e ambientali e legati al progresso scientifico nel campo dell’astronomia.
Nella giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza la giunta Baroncelli decide di rievocare la ricorrenza, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite l’11 febbraio 2015, con l’obiettivo di sensibilizzare e invitare gli Stati membri, le università e la società in generale “a promuovere la piena ed equa partecipazione di donne e ragazze nelle scienze, dedicando un omaggio alle donne della scienza che a titolo volontario operano per qualificare l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti, coordinato dal responsabile scientifico, l’astrofisico Emanuele Pace.
Sono studentesse, guide ambientali, storiche dell’arte, naturaliste, astrofisiche, amiche dell’Osservatorio e della vita che si muove all’esterno e all’interno, di giorno e di notte, al fianco degli scienziati e delle scienziate che si avvalgono delle sofisticate strumentazioni di cui è dotata la struttura per osservare il cielo, alla ricerca di dimensioni parallele alla Terra, sulle tracce degli esopianeti. Rispondono ai nomi di Barbara Guazzini, responsabile dell’area Ambiente dell’Osservatorio, guida ambientale escursionistica, impegnata in varie attività di carattere naturalistico tra cui la ricerca e il censimento delle orchidee spontanee presenti nel Parco Botanico del Chianti che avvolge l’Osservatorio; Silvia Grassi, referente per l’organizzazione di eventi, visite e accoglienza, tra le protagoniste della nascita dell’Associazione Amici dell’OPC; Maila Agostini, studentessa dell’Università di Firenze, dipartimento di Fisica e Astronomia, volontaria nella realizzazione di eventi e visite guidate, responsabile degli operatori e membro del team di ricerca sugli esopianeti; Giada Rodani, ideatrice e organizzatrice di eventi, mostre e progetti culturali che coniugano arte e scienza attraverso il coinvolgimento di artisti contemporanei italiani e stranieri; Silvia Giomi, astrofisica, impegnata nell’organizzazione di attività divulgative dedicata in particolare agli studenti e alle bambine e ai bambini del territorio.
“Mai stancarsi di riaffermare il legame tra parità di genere e cultura scientifica - dichiara l’assessore alle Pari Opportunità Marina Baretta – è importante che ci siano oggi sempre più donne impegnate nel campo scientifico e che anche ai livelli di formazione crescano i numeri delle ragazze che si orientano scolasticamente in questi settori. Altrettanto necessario è la diffusione della conoscenza e della storia di donne che si sono distinte. Siamo impegnati nel promuovere politiche di Pari Opportunità volte ad offrire nei luoghi nelle scuole, grazie alle attività dell’Osservatorio, laboratori scientifici, opportunità educative, culturali e occasioni di conoscenza dove le ragazze possono incontrare e perché no innamorarsi della scienza”.
Fonte: Ufficio stampa Associato del Chianti Fiorentino
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