“Il Governo si faccia carico dei ristori necessari per le attività economiche ricomprese nelle zone rosse individuate dai presidenti di Regione, nelle quali vengono applicate le misure previste dall’art. 3 del DPCM 14 gennaio 2021”.
Con queste parole Vincenzo Ceccarelli, Capogruppo PD in Consiglio regionale e le consigliere senesi Elena Rosignoli e Anna Paris, si sono espressi, in seguito all’approvazione da parte del Consiglio regionale della Toscana della mozione condivisa da tutti i gruppi sui ristori per le zone rosse comunali.
“La gestione dell’emergenza pandemica da parte delle Regioni sta comportando l’esigenza di adottare misure più restrittive per le aree dove i contagi hanno una crescita eccessiva, come nel caso dell’ordinanza con cui il presidente Giani ha dovuto istituire una zona rossa per il Comune di Chiusi. Nelle prossime settimane anche altre realtà potrebbero essere sottoposte a misure similari – spiegano Ceccarelli, Paris e Rosignoli -. Crediamo che laddove necessario il presidente della Regione faccia bene ad intervenire con provvedimenti ad hoc per il contenimento del virus ma ovviamente le aree sottoposte a misure più restrittive subiscono ricadute negative dal punto di vista economico e sociale. Per questo è necessario un piano di ristori straordinario per il danno economico subito da quelle attività che si trovano a dover affrontare ulteriori periodi di stop nello svolgimento del loro lavoro. Qualora il Governo non intervenisse, potrà essere la Regione a elaborare un piano di ristori straordinario. Un piano che segua criteri puntuali per l'assegnazione dei ristori ai Comuni che mediante concertazione a livello locale possano assegnare le risorse alle attività del proprio territorio.”
“Si tratta di un tema delicato – concludono i consiglieri PD - che deve essere affrontato con serietà e pragmatismo, senza sbandierare false soluzioni e senza strumentalizzare le difficoltà di tanti cittadini e lavoratori che attraversano un momento di particolare difficoltà a causa delle misure di contenimento della pandemia.”
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio Stampa
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