L’originale e riuscita manifestazione di Assohotel di sabato scorso ha posto al centro il tema delle drammatiche conseguenze per le imprese turistiche e commerciali a causa della pandemia. Un grande segnale di determinazione e di impegno per non mollare e ripartire.
Il primo dovere di tutti è non lasciare cadere nel vuoto la richiesta di vivere. Le risposte devono venire con agevolazioni sui costi, riconoscimento di ristori e dalla definizione di una strategia condivisa per la rinascita. A questo riguardo è da sottolineare che l’opportunità degli Uffizi a Montecatini rappresenta una svolta epocale: la città tornerebbe nel mondo. E’ come la Ferrari: da Tokio a San Francisco si sa cosa sono gli Uffizi.
Il direttore Schmidt è un “rivoluzionario positivo”. Ci voleva un tedesco per attuare una visione strategica. La provincia di Pistoia, con il significativo polo museale comprendente il valore aggiunto degli Uffizi, diventerebbe un rilevante attrattore culturale per la crescita del turismo, del commercio e di tutta l’economia.
Finalmente un prodotto che può attrarre parte dei 50 milioni di turisti che passano ogni anno sulla Firenze/Mare e che oggi non si fermano né a Pistoia, né a Montecatini. Con gli Uffizi si può iniziare ad “agganciarli”. Ora si deve passare alla realizzazione del museo decentrato alle Terme Excelsior e accorciare al massimo i tempi. E’ la prima pietra del nuovo e va posata rapidamente.
C’è poi la questione del raddoppio della ferrovia, che collega più rapidamente Montecatini a Firenze. E’ indispensabile che il raddoppio si completi senza interruzioni sino a Lucca e colleghi Montecatini con l’aeroporto di Pisa. Basta con i veti.
Il turismo internazionale tornerà dopo la pandemia, ma dobbiamo essere pronti, guai a perdere tempo. Questo vuol dire che non crediamo più nella risorsa Terme? Assolutamente no. La peculiarità di Montecatini va difesa. Lo sviluppo del versante termale sanitario, curativo e preventivo è un obiettivo realistico che può avere tempi rapidi. Dipende dalla volontà della proprietà. Il prodotto benessere, altrettanto indispensabile, avrà tempi più lunghi perché occorrono investitori privati che saranno sicuramente incoraggiati dagli investimenti pubblici.
E’ necessario, però, prendere atto che le Terme avranno un peso sul pil, l’indotto e l’occupazione ridotto rispetto al passato. Montecatini è una città termale, turistica e commerciale che deve riconvertirsi. L’economia non può più fondarsi sull’esistenza di un unico attrattore (le Terme) come nel passato, ma su più attrattori: sport, verde, sostenibilità ambientale. Commercio, turismo, cultura e ambiente si legano con il territorio e le sue risorse, da mettere a sistema e da promuovere. E’ con questa visione che si costruisce un nuovo sviluppo.
Fonte: Confesercenti Pistoia - Ufficio Stampa
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