Questa mattina, 3 febbraio, si è registrato l'ennesimo incidente sul lavoro in Toscana. Due operai al lavoro in un cantiere stradale sull'A1, nella carreggiata sud tra i caselli di Valdarno e Arezzo, sono stai investiti poco prima delle 5, da un camion. I due sono stati trasportati in codice giallo in ospedale. Sul posto, con i sanitari, intervenuti polizia stradale e vigili del fuoco. Allertato anche il servizio prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. I due operai feriti sono entrambi cinquantenni residenti a Torrita di Siena.
Si trovano ora all'ospedale San Donato di Arezzo. Da chiarire la dinamica dell'incidente.
Filca-Cisl: "Subito un tavolo di confronto con la Regione sugli appalti pubblici e privati"
Non si ferma purtroppo l’escalation sui gravi infortuni sul lavoro. In Toscana, l’ennesimo incidente accaduto stamani poco prima delle 5 in un tratto dell’A1 tra i caselli di Arezzo e Valdarno. Un incidente le cui dinamiche ancora poco conosciute sono al vaglio degli inquirenti che dovranno accertare eventuali responsabilità. Fatto sta che due tecnici di un’azienda che lavora per Autostrade intenti ai rilievi sui viadotti, sono stati investiti da un camion riportando gravi traumi, ricoverati ora in codice giallo presso l’ospedale San Donato di Arezzo. “Quanto successo è un fatto gravissimo – dichiarano Serafino Marino e Gilberto Pittarello della Filca-Cisl Toscana territoriale di Arezzo- che sta ad indicare come purtroppo non basti solo il rispetto delle norme scritte nella carta, ma necessiti poi metterle in pratica attraverso una formazione continua sui corretti comportamenti da adottare in situazioni lavorative gravose che evitino quanto stamani successo, sia da parte dei lavoratori ma soprattutto dell’impresa che rimane la prima responsabile. Solo un caso fortuito ha impedito che accadesse l’ennesima tragedia. Rimane il fatto che alla luce di quanto accaduto, la prima considerazione che emerge è la mancanza oggettiva di una percezione del rischio per un infortunio gravissimo che avrebbe potuto essere sicuramente evitato. Chiediamo alle autorità preposte - ribadiscono - di far luce su eventuali responsabilità affinché quanto successo non debba più ripetersi, in particolar modo su come si lavori in autostrada e sul perché si debba essere costretti a svolgere la propria attività di manutenzione e controllo a stretto contatto con i veicoli che transitano spesso a velocità sostenuta”.
“Riteniamo prioritario – dichiara Simona Riccio segretaria generale della Filca-Cisl Toscana- aprire un tavolo di confronto con la Regione Toscana in materia di sicurezza sugli appalti pubblici e privati nel settore edile, come già fatto in maniera propositiva sul tema degli appalti e del Durc di congruità. La nostra proposta – aggiunge Riccio - mira anche all’introduzione nel sistema edile della ‘Patente a punti’, uno strumento previsto dal decreto legislativo 81 ma rimasto inattuato, che ha il merito di premiare le imprese che rispettano i canoni di sicurezza ed escludere quelle in cui si verificano gli incidenti; un vero e proprio sistema sanzionatorio per le aziende irregolari, con meccanismi condivisi per incrementare la sicurezza nei cantieri attraverso il coinvolgimento degli Rlst e dei Cpt, i Comitati paritetici territoriali, che restano un esempio concreto di come la bilateralità in edilizia possa svolgere un compito importantissimo e fondamentale per il settore.”
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