Sono stati revocati gli arresti domiciliari per i due agenti della polizia penitenziaria del carcere fiorentino di Sollicciano arrestati l'8 gennaio scorso e accusati di tortura verso alcuni detenuti e falso ideologico in atto pubblico. I giudici del riesame hanno accolto le richieste del difensore. È stata quindi disposta per i tre la misura dell'interdizione dall'incarico per 12 mesi.
Nell'inchiesta sono indagati altri sei agenti della penitenziaria, nei confronti dei quali il riesame ha revocato la misura dell'obbligo di dimora e ridotto quella dell'interdizione dall'incarico da 12 a 6 mesi. Tra gli arrestati c'e anche un 55enne residente a San Miniato, mentre tra gli indagati figurano anche tre persone residenti nell'Empolese Valdelsa.
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