Parco Metropolitano, unite aree Cnr e Acciaolo: ecco cosa nascerà a Scandicci

“Cnr e Acciaiolo sono finalmente uniti in un parco unico: è una prima apertura parziale già molto apprezzata dai cittadini, ma il futuro Parco Metropolitano sarà molto più grande e oltre al verde per tutti avrà locali, biblioteca, servizi, giochi, laboratori, arene per concerti e spettacoli. Intanto lo apriamo come Temporary park, già ospita un percorso running, un frutteto, l’area cani, presto fioriranno i tulipani, da marzo avrà l’illuminazione, poi ospiterà gli spettacoli dell’estate, ma ripeto: quando l’area sarà nella piena disponibilità della città realizzeremo il secondo parco dopo le Cascine, con un’anima metropolitana e funzioni in piena sintonia con le vocazioni più profonde della nostra città”.

Il Sindaco Sandro Fallani illustra così il futuro del parco Cnr, che proprio tra fine gennaio e inizio febbraio 2021 è stato parzialmente aperto - con un primo assetto che è il risultato di una serie d’interventi di manutenzione ordinaria dell’area, per un valore complessivo di 120 mila euro – e collegato con un cancello al parco del Castello dell’Acciaiolo. Fin dall’apertura del parco e dall’unione delle due aree, i cittadini, oltre a frequentare la nuova pista di manutenzione sfruttabile come percorso running e l’area cani con fontanello, possono utilizzare le due aree verdi e il cancello aperto tra Cnr e Acciaiolo come percorso pedonale e ciclabile diurno tra la fermata della tramvia De André, le scuole Russell Newton e Rodari e il quartiere di Casellina. Attualmente l’area, interessata in passato da una procedura fallimentare, è in carico al Comune grazie ad un comodato d’uso, circostanza che permette all’Amministrazione d’intervenire esclusivamente con interventi di manutenzione ordinaria.

“Appena firmeremo la convenzione con il tribunale che segue le procedure del fallimento potremo intervenire definitivamente per realizzare il Parco Metropolitano – spiega il Sindaco Fallani - farà parte a pieno titolo della città, sarà integrato col centro e fruibile da chi lavora, studia, vive a Scandicci, con spazi e servizi di primissima qualità. La progettazione avverrà a seguito di concorso internazionale, la Giunta nel frattempo ha approvato un atto d’indirizzo con le linee guida che detteranno i contenuti del nuovo parco: cultura e arte nel verde grazie al recupero e alla riqualificazione di alcune strutture presenti nell’area, continuità con il Castello dell’Acciaiolo, un’area per bambini con giochi innovativi e fortemente attrattivi, una fattoria didattica, un parco dove fare movimento, dove passare tempo di qualità con la famiglia, oppure ritrovarsi per studiare o lavorare grazie a servizi di connettività; inoltre locali della nostra Biblioteca, punti di ristoro come bar o ristoranti healthy food”.

Il documento d’indirizzo approvato dalla Giunta segue una serie di incontri organizzati con il confronto tra tutti i settori interessati dell’Amministrazione Comunale, portati a sintesi dall’assessora all’Ambiente, ai Parchi e al Verde pubblico Barbara Lombardini.

“Progettare un parco significa pensare prima di tutto alla città nel suo insieme, a cosa vuol dire abitarla, a quali significati attribuire alla società e alla socialità delle persone in un tutt’uno con gli altri spazi della città ai quali deve essere necessariamente connesso”, è scritto nell’atto d’indirizzo. “Il nuovo parco non sarà un luogo distaccato e isolato dal resto delle funzioni della città, bensì sarà un luogo dove la città si riconosce e identifica. Una centralità differente, ma connessa allo stesso tempo all’altro punto caratterizzante per Scandicci, rappresentato dal Centro Rogers che è diventato ormai da anni il luogo che identifica la città sotto il profilo della socialità per gli eventi più importanti e il commercio. Un luogo in connessione però con gli altri giardini e parchi della città, con le nostre colline, con la nostra parte produttiva, luoghi, tutti, che rappresentano Scandicci e che potranno trovare nella realizzazione del parco, un luogo identitario da cui partire o arrivare, dove voler andare per sentirsi appieno coinvolti dalla e nella città”.

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