Omicidio Niccolò Ciatti, la Regione chiede il processo prima della scarcerazione

Niccolò Ciatti

La Regione Toscana si impegnerà a chiedere giustizia per Niccolò Ciatti. La prevede una mozione, “in merito alla richiesta della famiglia di Niccolò Ciatti affinché il processo in Spagna riguardante il figlio giunga a conclusione prima della scarcerazione dell’imputato”, che è stata approvata dall’aula questa mattina con voto favorevole all’unanimità.

L’atto, che vede come primo firmatario Francesco Torselli (FdI), impegna infatti il presidente e la Giunta regionale a sollecitare le autorità spagnole “affinché il processo che vede quale principale imputato Rassoul Bissoultanov si concluda prima della scadenza dei termini di carcerazione preventiva dello stesso cittadino ceceno, ossia entro agosto 2021”. Impegna inoltre “ad adoperarsi presso le autorità competenti italiane e spagnole per significare loro la legittima e condivisibile preoccupazione della famiglia di Niccolò Ciatti”, ossia che, qualora terminasse la carcerazione preventiva, il cittadino ceceno possa diventare latitante e far perdere le proprie tracce; e, infine, “a fare tutto quanto in suo potere per sostenere la richiesta di verità e giustizia in merito all’omicidio di Niccolò”.

Torselli ha ricordato in Aula come il pestaggio senza motivo di Niccolò, 22enne in vacanza a Lloret de Mar, in una discoteca ad opera di un gruppo di cittadini ceceni “si configuri come un omicidio perché il principale imputato, atleta esperto di arti marziali, ha sferrato deliberatamente colpi che sapeva potevano essere mortali” e ha chiesto che “tutte le istituzioni siano a fianco della famiglia di Niccolò”.
Fausto Merlotti (Pd) ha sottolineato come “le istituzioni fin da subito siano state vicino alla famiglia”, e come adesso “la loro presenza attenta e il loro impegno possano contribuire a garantire giustizia in una vicenda che ha visto comportarsi le autorità e le forze dell’ordine spagnole con una superficialità e in modi che qui in Italia non sarebbero stati possibili”.

“L’Assemblea deve assolutamente dare sostegno e pretendere che ci sia giustizia per Niccolò Ciatti, ma limitarsi a questo” ha replicato Giovanni Galli (Lega). “Non tiriamo in mezzo la giustizia spagnola perché anche in Italia accadono ingiustizie. Quando è morto il mio Niccolò – ha ricordato -, le persone responsabili sono state condannate, hanno fatto ricorso in appello, e alla fine è arrivata la prescrizione”.

“Sono passati 4 anni ed ancora non è neanche partito il processo che dovrà far luce sulla morte di Niccolò Ciatti a Lloret de Mar. Ad agosto, l’unico ceceno attualmente in carcere sarà liberato. C’è una famiglia che attende giustizia. Dobbiamo fare tutto il possibile affinché il processo parta il prima possibile e il ceceno non sia scarcerato. Ci auguriamo che, nonostante la crisi di Governo in corso, i ministri Di Maio e Bonafede si siano già attivati presso le istituzioni spagnole”. Così Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, dopo l’approvazione all’unanimità di una mozione di FdI per accelerare i tempi della giustizia spagnola.

“Niccolò - spiega Torselli - era un giovane scandiccese che poteva essere l'amico, il fratello, il figlio o il nipote di ognuno di noi. Un ragazzo normale a cui è stata rubata la vita improvvisamente. Nonostante l'evidenza delle prove, in Spagna non è neanche iniziato il processo sui fatti di Lloret de Mar. L'ennesima beffa è che il 12 agosto, l'unico dei responsabili ancora incarcerato in Spagna, sarà liberato a meno che non arrivi una prima condanna. Il tempo corre ed è tiranno. Non è accettabile - conclude l’esponente del partito di Giorgia Meloni - che i suoi familiari attendano ancora. Bissoultanov non deve essere scarcerato, bisogna scongiurare la possibilità che diventi latitante”.

“Abbiamo votato convintamente questa mozione, che ha un valore umano prima ancora che giuridico. Le istituzioni, a partire dal sindaco di Scandicci Fallani, sono sempre stati vicini fin dal primo momento alla famiglia Ciatti nella battaglia per la ricerca della verità e della giustizia sulla morte di Niccolò. Da questo punto di vista avere le istituzioni vicine, attente e partecipi in questa ricerca non solo aiuta ma credo dia alla famiglia la percezione e la presenza di un vero senso di comunità. E di fronte al barbaro omicidio di un membro della nostra comunità come istituzioni dobbiamo fare di tutto perché tutti i responsabili paghino per le loro colpe. Con questa mozione ci uniamo quindi alla richiesta del sindaco di Scandicci, che nei mesi scorsi ha scritto ai ministri per attivarsi nei confronti del governo spagnolo perché c’è il serio rischio che alla scadenza della carcerazione preventiva, il principale imputato per l’omicidio di Niccolò, possa diventare latitante”.

Così il consigliere regionale Pd Fausto Merlotti (Pd) intervenendo in aula sulla mozione In merito alla richiesta della famiglia di Niccolò Ciatti affinchè il processo in Spagna riguardante il figlio giunga a conclusione prima della scarcerazione dell'imputato approvata all’unanimità dal consiglio regionale toscano.

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