… qui non ho rivisto nessuna farfalla. Quella dell’altra volta fu l’ultima: le farfalle non vivono nel ghetto…
(Pavel Friedman, Praga 1921 – Auschwitz 1944)
E con questa immagine effimera, ma allo stesso tempo così diretta che vogliamo pensare a questo Giorno della Memoria 2021, un anno particolare, che ha profondamente provato il mondo intero e che ancora continua a tenere in ginocchio la popolazione mondiale.
In questa situazione così surreale ma altrettanto reale e tangibile in molti hanno dovuto rivedere le proprie attività, le proprie metodologie comunicative, la propria espressione; da qui, dalla voglia di non abbassare il capo, di riscoprire quei valori forti che hanno contraddistinto gli ultimi periodi della nostra storia, di recuperare un attimo di “normalità” di vicinanza alle persone, nasce la voglia di sperimentare di trovare strade, percorsi, situazioni nuove, a volte un vero salto nel vuoto, ma sempre con la voglia di guardare all’orizzonte dove speriamo presto di poter incontrare uno, due, tre, dieci, cento altri sguardi, e da qui tornare a vivere tutti insieme vicini.
Gli anni scorsi vedevano il Giorno della Memoria come un momento di condivisione di racconti, di testimonianze ed il teatro è stato spesso il luogo dove accogliere il tutto. Oggi, in questo periodo così difficile per tutti noi, non è possibile, ed è per questo che l’ANPI e Teatrocastello hanno pensato di portare il teatro nelle case delle persone con un breve video, un momento di riflessione, un qualcosa fatto per non dimenticare, nasce da qui “ Il Cassetto della Memoria” realizzato da TeatroCastello e dai suoi attori per la regia di Diego Conforti, vuole essere un ideale cassetto, un luogo chiuso, sicuro dove conservare le proprie cose preziose, preziose come la Memoria che mai come in questo momento assurge ad un ruolo importantissimo e che troppe volte purtroppo è caduta nel dimenticatoio, riportando sempre alla luce ombre, incertezze, paura.
Con questo video si è voluto creare un filo conduttore, come quei fili di freddo acciaio che circondavano i campi di concentramento, percorsi dalla corrente elettrica e più volte visti dai prigionieri come una liberazione, una corsa, un attimo…la fine; il nostro vuol essere invece un filo che connette la Memoria, un unione tra persone, tra sapere, tra libri; un canale che unisce riflessioni personali a Pasolini, a Marthin Luther King, Bartolo fino al sogno di libertà spezzato di Anna Frank che ci guida per mano verso un percorso nella nostra storia che vuol mostrare la Memoria declinata nelle sue molteplici sfacettature perché imparando dagli errori del passato si può cercare di non riproporli nel presente…anche se purtroppo ancora oggi questo rimane solamente un grande sogno, ma sono pur sempre i sogni a dare forma al mondo, ed è il teatro il luogo dove i sogni si realizzano e diventano realtà. Vi aspettiamo sulle pagine facebook.com di
TeatroCastello e dell’ANPI di Castelfiorentino e se vorrete condividere con noi un pensiero o un vostro sogno, saremo lì per ascoltarlo e per sognare insieme.
27 gennaio 2021
“La memoria del passato non deve rimanere chiusa in un cassetto e nemmeno soffocata tra le pagine di un libro chiuso. Apriamo quel cassetto, sfogliamo quel libro…per non dimenticare …MAI!”.
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