Dall'inizio della legislatura, la nostra azione come liste civiche è stata quella di lavorare per uno sviluppo del nostro Ospedale, guardando a possibili attività di rilancio, a partire dalla necessità di ricreare un presidio di terapia intensiva.
Questa battaglia non è venuta mai meno, ed è proseguita dentro e fuori il Consiglio Comunale. Sempre con questo intento abbiamo coinvolto Chiara Squaglia, e l'inviata di Striscia è riuscita, nei giorni passati, ad avere un'intervista con il Presidente Giani, il quale, incalzato, ha preso impegno per due posti letto di terapia sub-intensiva al nostro Ospedale.
Riteniamo questo impegno, preso solennemente di fronte a milioni di italiani, un importante passo avanti, nonché una vittoria delle istanze delle liste civiche. Adesso dovremo vigilare affinchè questi letti si realizzino al più presto, portando in dote quindi la guardia attiva anestesiologica h24, elemento fondamentale per poter un domani creare anche un setting superiore di cure intensive. Le premesse ci sono tutte, e noi, nonostante il silenzio dell'amministrazione comunale sul tema, abbiamo fatto il possibile e anche l'impossibile per arrivare a questo risultato.
Certi di aver interpretato il sentimento della maggioranza dei volterrani, e anche quello degli operatori dell'ospedale, i quali si sono sentiti molto rassicurati dalla notizia.
Unica perplessità, l'uscita isolata e scomposta di un'associazione locale, la quale prima ha dichiarato che la sub-intensiva esisterebbe già al nostro Ospedale (notizia falsa), poi avrebbe dichiarato che l'intervento di Striscia sarebbe addirittura nocivo, in quanto altri avrebbero avuto rassicurazioni "verbali" su tre posti letto. Fa un pò sorridere, ma non vogliamo dare fiato a polemiche, forse dovute a un mancato protagonismo.
Quello che interessa i cittadini sono i risultati.
La Terapia intensiva a Volterra manca dagli anni 90, e il lettino "semi-intensivo", ma non h24 che è esistito in passato accanto all'Utic è stato tagliato circa 4 anni fa, ai tempi in cui il dottor Calvosa operava con successo nella nostra Ortopedia. Una vera sub-intensiva, secondo i moderni parametri, l'Ospedale di Volterra, a differenza degli altri ospedali, non l'ha mai vista. E per Volterra sarebbe una conquista. Questo senza rinunciare alla lotta per arrivare ad ottenere quello che veramente serve all'Ospedale, e che invece non gli è ancora concesso. Quello che ci preme, più della ragione, è arrivare ad avere dei risultati. Perchè solo con la teoria, si va poco lontano.
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