Si dimette il vescovo di Massa Carrara Giovanni Santucci

Giovanni Santucci (foto da Facebook)

La Conferenza Episcopale Toscana si è riunita lunedì 18 gennaio 2021 in modalità di videoconferenza per la consueta riunione che precede i lavori del Consiglio Episcopale Permanente.

L’incontro, sia pure a distanza, ha permesso ai membri della Conferenza di rinnovare le proprie felicitazioni a Sua Eminenza Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena, che il Santo Padre ha annoverato il 28 novembre scorso tra i membri del Collegio Cardinalizio, un segno di particolare apprezzamento della sua persona che onora al tempo stesso tutto l’episcopato toscano.

Nei giorni scorsi è giunta la notizia che il Santo Padre ha accolto le dimissioni da Vescovo di Massa Carrara – Pontremoli che, a motivo delle condizioni di salute, Sua Eccellenza Mons. Giovanni Santucci ha ritenuto di dover dare.

Al rammarico per l’interruzione del ministero episcopale tra noi e per il motivo che l’ha provocata, i Vescovi della Toscana hanno voluto unire i sentimenti di viva gratitudine per il proficuo contributo offerto in questi anni da Mons. Santucci alla vita ecclesiale della regione, ribadendo i vincoli di fraterna unità e di umana e spirituale amicizia. La Conferenza ha dato inoltre il suo benvenuto a Sua Eccellenza Mons. Gianni Ambrosio, che ne diventa membro in quanto Amministratore Apostolico della Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli.

Dopo aver considerato i temi che saranno all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Episcopale Permanente, i membri della C.E.T. hanno dedicato alcuni momenti dell’incontro alla situazione sociale e pastorale derivante dal perdurare della pandemia per Covid-19. Rinnovando la loro vicinanza a quanti soffrono per il distacco dai loro cari e per la loro malattia, i Vescovi hanno ribadito la loro preoccupazione per la tenuta sociale ed economica del territorio, con particolare attenzione ai giovani e alle loro esigenze formative, come pure al tessuto aziendale e alle prospettive di difesa del lavoro e dei lavoratori. Quanto alle comunità ecclesiali, hanno espresso gratitudine in particolare ai sacerdoti e ai loro collaboratori per la disponibilità con cui stanno affrontando forme pastorali nuove adeguate ai tempi che viviamo, rispettose delle disposizioni governative per il contrasto alla diffusione del contagio.

In questa prospettiva i Vescovi si sono anche confrontati sul gesto della benedizione delle famiglie che è solito caratterizzare la vita delle comunità parrocchiali in questa stagione dell’anno. È emerso con tutta evidenza che questo gesto pastorale, che pur ha un forte significato per il legame tra il pastore e la sua comunità, non potrà essere compiuto quest’anno, in questi mesi, nella consueta modalità di visita nelle case. Su questa linea di rigorosa adesione alle norme che chiedono di evitare contatti personali che creano prossimità, ogni diocesi darà proprie indicazioni circa i tempi in cui eventualmente rinviare il gesto ovvero circa modalità nuove che ne permettano l’attuazione in forma comunitaria che salvaguardi il distanziamento.

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