Divieto di asporto alle 18, Naccari (TNI-Ristoratori Toscana): "L'ennesima pugnalata"

“Il divieto d'asporto per i bar dopo le 18? E' una misura drammatica, che colpisce una categoria già in ginocchio. Nessun imprenditore che vuol fare bene il suo mestiere viola le regole. Se c'è qualcuno che lo fa, va punito. Ma non è giusto che per pochissimi, ci debba rimettere un'intera categoria. Si dovrebbe invece fare il contrario: consentire di lavorare a tutti quei locali che operano nelle regole e in sicurezza e inasprire le sanzioni per chi invece viola la legge. Alla luce degli ultimi dati, bisognerebbe studiare un piamn che ci permetta di riaprire anche la sera. Lo ripetiamo da mesi: bisogna mettere gli imprenditori nelle condizioni di lavorare se si vuole evitare che si arrivi a gesti estremi”, afferma Pasquale Naccari, portavoce di Tni Tutela Nazionale Imprese e presidente di Ristoratori Toscana. “Non siamo sorpresi, però. Il modo in cui agisce il Governo è sempre il solito: siccome non è in grado di individuare i trasgressori, allora preferisce chiudere tutti. Se si continua così, ci attende la distruzione del tessuto economico della nostra regione, già messo a dura prova” .

“Secondo i dati di Unioncamere-Infocamere – sottolinea Naccari – nel 2020 hanno chiuso definitivamente i battenti 273mila imprese in Italia, di cui quasi 20mila in Toscana. La situazione peggiore si registra nelle città più legate ai flussi turistici. Solo a Firenze nel 2020 sono sparite 5.324 imprese, con un saldo negativo di -347, a Siena 1.387 (saldo -121), a Pisa 2.175 (-16). Che direzione vogliamo dare a questo 2021? Le imprese creano lavoro. Al terzo trimestre 2020, dati Istat, in Toscana ci sono 117mila disoccupati, 14mila in più rispetto al 2019”.

"È un provvedimento inutile che sposta il problema senza risolverlo. Assurdo imporre a un locale un divieto quando a pochi metri ci sono attività che possono continuare a vendere alcol senza problema" spiega Carlotta Marcucci, titolare del Bar Fernando a Incisa. "L'ennesimo provvedimento che penalizza le nostre attività. Inutile tra l'altro, visto che basta spostarsi di pochi metri per comprare da bere. Gli assembramenti sono in strada non all'interno dei nostri locali. E noi gestori siamo i responsabili di quello che succede dentro e non fuori" aggiunge Veronica Polimeni del bar ristorante Amici del Circolo Casa del Popolo al Galluzzo.

Fonte: Ufficio Stampa

Notizie correlate



Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro

torna a inizio pagina