Rifiuti elettrici abbandonati ad Arnovecchio e 30mila euro per bonificare il rio tra Pontorme e Cortenuova

Colpire i pochi individui che, con i loro comportamenti scorretti, creano un danno economico ed ecologico che pesa sulla maggioranza della popolazione la quale invece rispetta e tutela l’ambiente.
Contro gli abbandoni dei rifiuti, in particolar modo quelli ingombranti o pericolosi, abitudine dannosa ancora registrata sul territorio, che causa un grave danno al decoro urbano cittadino e all’ambiente, si stanno intensificando i controlli, con l’obiettivo di risalire ai responsabili, del Comune di Empoli insieme agli ispettori ambientali di Alia che l’amministrazione comunale ha voluto in azione sul territorio.

«Due episodi avvenuti recentemente ci danno l’opportunità di ribadire il nostro impegno su questo fronte – spiega l’assessore all’ambiente Massimo Marconcini –. Vogliamo dare un segnale forte contro i comportamenti scorretti che danneggiano la collettività. Il nostro è un vero e proprio giro di vite sanzionatorio nei confronti di chi compie questi inqualificabili gesti dannosi sia economicamente, perché recuperare i rifiuti costa, sia ambientalmente dato che i rifiuti, specie alcune tipologie, inquinano oltre a essere uno spettacolo degradante per i cittadini e gli ospiti della nostra città».

Marconcini si riferisce a due diversi abbandoni che sono stati riscontrati nel territorio comunale fra i primi giorni del 2021 e giovedì mattina, 14 gennaio. Per entrambi al momento non sono stati riscontrati elementi per risalire ai responsabili.

«Ci hanno segnalato abbandoni nella zona di Arnovecchio, peraltro un’area dove possiamo vantarci di avere una delle oasi naturalistiche più interessanti del Valdarno. Proprio ieri mattina – racconta Marconcini – siamo stati sul posto con gli Ispettori Ambientali, incaricati dal Comune, insieme al nostro Ufficio Ambiente. Un sopralluogo a seguito di una segnalazione di sacchi abbandonati in Via Piano all'Isola, dal campo di volo fino a Via Arnovecchio. Siamo andati per verificare cosa ci fosse all’interno e per cercare elementi utili a risalire agli autori di questo illecito. Ricordo che si tratta di un reato».
All’interno sono stati trovati cavi elettrici e pezzi di plastica, sezionati ad arte, da cui risulta asportata la componente metallica. In altri sacchi era presente materiale plastico triturato, da reimmettere nel ciclo di produzione.

All'origine di questa tipologia di rifiuti c'è una lavorazione di tipo professionale volta al recupero di materiali (soprattutto ferrosi, rame per quanto concerne i cavi elettrici) per ottenere un ricavo.

«Già a partire da oggi, venerdì 15 gennaio, partirà l’intervento di rimozione come già richiesto dall'Ufficio Ambiente ad Alia servizi ambientali. A questa spesa, che ricadrà su tutta la collettività empolese, - evidenzia l’assessore Marconcini – si aggiungono i quasi 30.000 euro che ci costerà l’operazione di pulizia e bonifica che abbiamo dovuto far eseguire a una ditta specializzata nell’area parcheggio di Pontorme, fra la chiesa di San Martino e Via di Cortenuova. La notizia è stata già diffusa da Arpat a inizio 2021, intervenuta dopo la segnalazione della nostra polizia municipale. Litri di olio da motore sversati, con tanto di tanica lasciata sul posto. Olio esausto nel terreno che è poi confluito per dilavamento nel fosso di Cortenuova. Per quasi tutta la loro lunghezza le sponde del fosso erano imbrattate da una sostanza scura oleosa, l’acqua era praticamente stagnante. Insomma, come Comune, visto lo stato di potenziale contaminazione e minaccia di danno ambientale, si è reso necessario un intervento di somma urgenza per l’avvio delle attività di contenimento dell'inquinamento e di messa in sicurezza del sito, a tutela della pubblica incolumità. Come detto, costo dell’operazione circa 30.000 euro, a carico del Comune e quindi di tutti noi».

L’intervento è consistito nella posa di barriere oleoassorbenti-idrorepellenti, il lavaggio della vegetazione imbrattata presente nel punto di sversamento e lungo gli argini del fosso e l'aspirazione di acqua contaminata smaltita successivamente come rifiuto. Le operazioni sono proseguite con la decorticazione del fondo e delle pareti del fosso, nonché dell'area sterrata interessata dall'abbandono dei rifiuti, ed ulteriore aspirazione di acqua contaminata.

I rifiuti prodotti sono stati campionati ai fini dello smaltimento e chiusi in big-bags ONU da trasportare agli impianti. Infine, il terreno ed il fosso sono stati campionati in più punti per verificare che la contaminazione sia stata definitivamente rimossa.

«In materia di rispetto dell’ambiente, siamo profondamente convinti che azioni più repressive debbano essere accompagnate da un approccio mirato all’aspetto educativo, che faccia leva sulla sensibilità di ciascun cittadino, per stimolare i comportamenti virtuosi e ridurre quelli devianti – conclude Marconcini -. In generale, tra gli empolesi abbiamo riscontrato comportamenti corretti e rispettosi, frutto di una coscienza civica legata alla salvaguardia ambientale, sempre più sviluppata e diffusa. Purtroppo in alcuni casi è necessario intervenire sanzionando i comportamenti più irrispettosi, per arginare un fenomeno che può derivare sia da momenti di disattenzione, sia da atteggiamenti di vera e propria noncuranza delle regole. Sono quest’ultimi i comportamenti più nocivi che vogliamo assolutamente sradicare».

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa

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