“Fabbrica Innovazione” è un progetto che nasce dalla collaborazione fra pubblico e privato e che vede il comune di Montelupo accanto a Colorobbia per la realizzazione di un polo dedicato alla formazione, alla ricerca e all’innovazione.
Colorobbia, sulla base di una convenzione stipulata con il Comune di Montelupo, recentemente aggiornata e corredata del relativo PUC, ha già avviato la ristrutturazione della sua sede nel centro urbano basata sulla continuità produttiva della sua manifattura storica, sulla sua valorizzazione culturale con il museo industriale, sull'attività di ricerca e trasferimento di innovazione, collegata alla formazione di capitale umano.
Le aree di sviluppo sono l’innovazione, la formazione e la produzione: bisogna immaginare il nuovo polo come un grande hub dedicato alla manifattura ceramica e alla ricerca.
Nucleo centrale di questo intervento è il Centro Ceramico Sperimentale con la scuola della ceramica.
Un progetto, questo, che si inserisce nella strategia urbanistica che il comune di Montelupo sta portando avanti da alcuni anni.
Esso, infatti, è strettamente connesso con un processo di rigenerazione urbana che mira a valorizzare le aree industriali esistenti, declinandole compatibilmente al contesto urbano.
“Fabbrica Innovazione” è il punto di confluenza di varie direttrici su cui si è investito da anni: la valorizzazione delle attività produttive connesse con la ceramica e l’artigianato, la ricerca e l’innovazione di prodotto e di processo; la formazione con una nuova organizzazione della scuola della ceramica e la creazione di reti con l’Accademia delle Belle arti e altri istituti formativi.
«Oggi non siamo a ipotizzare l’inizio di un percorso, ma facciamo il punto su un processo che è già iniziato con il partecipazione di tutte le parti politiche, maggioranza e opposizione che ne hanno compreso il valore strategico per il territorio, sostenendolo con forza in Consiglio Comunale. È necessario, però, trovare nuove risorse e accelerarne l’attuazione al fine di non vanificare gli sforzi fin qui fatti», afferma il sindaco Masetti.
Rispetto al 29 Gennaio 2018, data della firma del Protocollo d'Intesa con la Regione Toscana sono stati completati gli interventi relativi a Bitossi Ceramiche, si è avviato il Centro di Formazione professionale per la Ceramica, è in fase di ultimazione l'allestimento del Museo Artistico Industriale Bitossi e dell'Archivio Industriale Bitossi su circa 2500 mq. (finanziato in parte dalla stessa Regione Toscana).
È stato completato l'iter procedurale urbanistico con la firma In data 22/7/2020, della convenzione del P.U.C. per Fabbrica Innovazione, dopo aver concluso, con esito positivo, le verifiche ambientali previste dal Piano di Indagine Ambientale presentato da Colorobbia all'amministrazione.
«In questi giorni è in atto una sfida di quelle che capitano raramente e che speriamo possa essere portata a compimento nel migliore dei modi possibili: l’attuazione di un piano per investire le risorse derivanti dal Recovery Fund.
Per la prima volta dopo molto tempo potremmo avere le risorse per ripensare la formazione, l’economia e l’ambiente; per lasciare un mondo con più opportunità delle attuali ai giovani.
”Fabbrica Innovazione” ha tutte le carte in regola per rispondere a quelle che sono le linee guida di azione individuate: mette in stretta relazione l’innovazione, la formazione e la cultura; valorizza il recupero urbanistico e ambientale; costruisce opportunità per i giovani.
L’azienda Colorobbia e il comune di Montelupo hanno scommesso su questa idea di futuro e sarebbe importante a questo punto dl progetto il sostegno anche di altre realtà, Regione Toscana in primis», conclude Masetti.
Una richiesta che ha incontrato l’approvazione del presidente della Regione, Eugenio Giani: «Montelupo per la ceramica è il biglietto distintivo della Toscana, non solo in Italia, ma anche in Europa, nel mondo. Bitossi si identifica con tutto questo; rappresenta la capacità imprenditoriale di riuscire a fare della ceramica una fonte di ricchezza, di artigianato che diventa arte. Lo stesso nome dell’azienda rappresenta tutto ciò, in “Colorobbia” ritroviamo il riferimento al colorificio, l’impresa e il richiamo a quel Luca Della Robbia che già nel 1400 dava alla terracotta invetriata e quindi alle forme di lavorazione con le fornaci quella possibilità di essere punto di riferimento a livello mondiale.
Quello che è l’antico stabilimento, dove 100 anni fa nacque l’esperienza moderna di Colorobbia è oggi oggetto di un progetto di rigenerazione urbana, di creazione di nuovi spazi, anche abbandonando dei volumi, ma di qualificazione finalizzata alla creazione di spazi per la formazione, per la produzione, per la ricerca e per l’esposizione.
È qualcosa di molto bello e importante; è un rigenerare in termini moderni ciò che è stata una fonte di ricchezza per Montelupo, per la Toscana, per l’Europa stessa».
Una posizione questa che costituisce uno stimolo a guardare con fiducia al futuro del progetto per la proprietà.
«Colorobbia concorda con quanto espresso dal Presidente Giani e lo ringrazia per l’impegno preso. Da domani inizieremo a lavorare per dare concretezza a quanto detto oggi, attraverso una ripresa dei contatti con gli uffici della Presidenza per aggiornare il protocollo già in atto, rinnovarlo e integrarlo con le novità emerse.
Qui si sta per mettere a punto un laboratorio sperimentale che vede anche la partecipazione dell’Accademia delle Belle Arti e dell’Isia, al fine di predisporre tutto ciò che è necessario, anche con possibili finanziamenti regionali ed europei, per realizzare spazi da destinare a start up che possano collegare il mondo della ricerca e dell’innovazione con la produzione in ambito ceramico».
Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa
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