Case famiglia e comunità per minori, approvata mozione Lega-FdI

Garantire contributi alle strutture di accoglienza per persone fragili, per la gestione dell’emergenza pandemica. Lo chiede una mozione, che vede come primi firmatari Gabriele Veneri (FdI) e Marco Casucci (Lega) e che è stata approvata dal Consiglio regionale della Toscana con voto favorevole all’unanimità.

L’atto ricorda che in Toscana esistono circa 200 strutture, tra onlus, associazioni, fondazioni e comunità, che si occupano di circa 800 persone fragili e disagiate e che hanno dovuto sostenere costi enormi, dal marzo 2020, per rispettare i protocolli sanitari e igienici. Per questo impegna la Giunta regionale ad adoperarsi affinché queste strutture possano ricevere dalla Regione Toscana contributi a sostegno economico, alla stregua di quelli erogati a Rsa e Rsd durante i periodi di emergenza straordinaria; la impegna, inoltre, a provvedere affinché si effettuino “screening totali con tamponi cadenzati gratuiti a operatori e ospiti” e a intervenire affinché gli eventuali malati di Covid-19 all’interno di queste comunità possano essere accolti in alberghi sanitari o Covid-hotel creati ad hoc.

“Il Consiglio regionale ha approvato la nostra mozione che impegna la Regione a sostenere, anche economicamente, le circa 200 strutture, tra onlus, fondazioni, associazioni e comunità, dell’intera Toscana che accolgono 800 persone, soggetti fragili e in condizioni di particolare difficoltà. Aiuti come quelli erogati alle Rsa e Rsd -annunciano il vice-presidente regionale Marco Casucci (Lega) e il Consigliere regionale Gabriele Veneri (Fdi), mozione firmata dai gruppi di Fratelli d’Italia e Lega- “Siamo molto soddisfatti che dai banchi dell’opposizione sia nato un atto a sostegno delle comunità per minori e le case famiglia. E’ stata accolta la sollecitazione che ci era giunta da casa Thevenin, ad Arezzo, per voce del suo presidente Sarri. Era importante intervenire in un momento così difficile” dichiarano i consiglieri regionali.

“Le comunità per minori e le case famiglia sono enti privati ma svolgono attività di servizio pubblico -ricordano Casucci e Veneri- Gli screening anti-Covid sono divenuti un costo importante da sostenere per tali strutture, a fronte delle risorse limitate che arrivano dal pubblico e dalle donazioni di privati. Un altro problema è quello di poter collocare gli ospiti positivi in strutture dedicate, data la difficoltà nel tenere separati adeguatamente i minorenni. Queste comunità, come casa Thevenin ad Arezzo, rappresentano una speranza per tante persone, costituiscono un punto di riferimento per la collettività e danno un grande contributo si servizi sociali comunali”.

“La nostra sarà una fruttuosa collaborazione in Consiglio regionale nell’interesse del territorio della provincia di Arezzo. Sono tanti i soggetti, le attività, le associazioni, le categorie che hanno bisogno di un sostegno, di non essere abbandonati in questa emergenza sanitaria ed economica. Noi faremo arrivare la loro voce nell’aula del Parlamento toscano” fanno sapere Casucci e Veneri.

Fonte: Ufficio Stampa

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