Buongiorno oggi voliamo in Israele una nazione del Medio Oriente, considerata da Ebrei, Munsulmani, Cristiani la Terra Promessa menzionata nei testi sacri. Una nazione ricca di storia e religione, i siti più importanti si trovano a Gerusalemme.
Sono appena passate le feste natalizie la Befana le ha portate via, ma volevo omaggiare ancora la terra dove è nato e vissuto Gesù. Il cibo israeliano è stato influenzato nel corso del secolo perché nella sua terra convivono molto comunità che vengono da luoghi diversi del pianeta e con diverse religioni. La ricetta di oggi appartiene alla tradizione ebraica, la treccia di Challah, è un piatto dedicato al sabato ed ai giorni festivi. Ha un gusto semplice che ricorda i panini dolci ma è senza latte e burro proprio come vuole la tradizione alimentare ebraica.
Questo tipo di pane viene preparato dalle famiglie ebree per aprire la cena del venerdì, così da poterne disporre anche del sabato. Per motivi religiosi Israele osserva lo Shabbat, il sabato è festa nazionale del riposo. Dal tramonto del venerdì al tramonto del sabato tutti i negozi rimangono chiusi, ad eccezione di alcuni attività commerciali. E' talmente importante questa ricorrenza che il trasporti pubblici restano fermi, fatta eccezione per i taxi.
La ricetta l'ho trovata sul sito del Cucchiaio d'argento: www.cucchiaio.it/ricetta/challah/
Se volete sapere di altri piatti tradizionali tipici di Israele vi rimando a questo sito dove ho preso ispirazione per questa ricetta, fa un elenco dei piatti tipici ma non vi trovate le ricette con gli ingredienti e la preparazione: www.archetravel.com/blog/
Treccia di Challah
Ingredienti per 2 Challah
1 kg di farina manitoba (o 00)
2 bicchieri di acqua tiepida
1 cubetto di lievito fresco o 1 bustina di lievito di birra disidratato
1/2 bicchiere da tavola di olio di semi di arachidi o di girasole
1/2 bicchiere da tavola di zucchero
1 uovo a temperatura ambiente
1 cucchiaio di sale
Per la finitura
1 uovo per spennellare
semi di sesamo per decorare
Preparazione
Per realizzare il Challah iniziate a sciogliere, in una ciotola capiente, il lievito di birra con l'acqua tiepida. Aggiungete quindi lo zucchero, l'olio, il sale e l’uovo e amalgamate gli ingredienti con una frusta o una forchetta. Unite ai liquidi la farina aggiungendola poca per volta e facendo ben assorbire la quantità precedente prima di aggiungerne altra. La quantità finale che andrete ad aggiungere dipende molto dal tipo di farina e dalle condizioni climatiche: potrebbe essere possibile che ce ne voglia appena meno di un chilogrammo. Impastate a mano nella ciotola, o con il gancio a uncino nell’impastatrice, per una decina di minuti. Quando l'impasto diventa liscio e compatto e non si attacca più alle mani lavoratelo bene su un piano infarinato per altri cinque minuti. Trasferitelo quindi in una ciotola leggermente unta e fatelo lievitare, coperto da un panno umido, per almeno un paio d’ore o comunque finché non raddoppia. Una volta che l'impasto è ben lievitato preparate le 2 forme. Dividete l'impasto a metà e poi dividete ancora ciascuna delle due in tre parti. Formate con i primi tre pezzi dei rotoli della stessa lunghezza che provvederete a intrecciare. Quando la treccia è composta, ripiegate le estremità verso il sotto. Procedete allo stesso modo per comporre una treccia con le rimanenti tre parti di impasto. Disponete le trecce su una teglia ricoperta di carta da forno e fatele lievitare ancora mezz'ora. A lievitazione ultimata, spennellate le trecce con l’uovo sbattuto e cospargetele di semi di sesamo. Infornatele quindi nel forno già caldo a 200°. Fate cuocere le trecce per una decina di minuti, poi abbassate la temperatura a 180° e fatele cuocere per altri venti minuti circa. La challah è cotta quando ha acquistato un bel colore dorato sia sopra sia sotto.
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Potete ascoltare la ricetta sulle frequenze di Radio Lady 97.7 di Empoli (Fi) oppure sui 102.100 nelle zone di Pisa, Lucca, a partire dalle 8:35 circa ogni giovedì. Il sabato mattina verso le 10:35 c'è cucinare che bontà internazionale, con le ricette da tutto il mondo.