A poche ore dalla riapertura delle scuole le incognite prevalgono sulle certezze. Mancano certezze sull’orario di ingresso ed uscita degli studenti, se dovranno recarsi a scuola anche il sabato pomeriggio (qualcuno aveva proposto la domenica), e quali saranno le classi che effettueranno le lezioni in presenza e quali a distanza. Non abbiamo più notizie sui costosi “banchi a rotelle” che il Ministro Azzolina ed il Commissario all’emergenza Arcuri ritenevano utili per il rispetto del distanziamento, anche se è difficile crederlo. Non sappiamo se tali banchi sono stati forniti a tutte le scuole che ne hanno fatto richiesta. E’ comunque innegabile che uno degli elementi più critici siano i trasporti. Ci domandiamo se sono state raddoppiate – come sarebbe auspicabile - le corse e i mezzi di trasporto. Ci domandiamo se i docenti ed il personale ATA sono in numero sufficiente per coprire le maggiori necessità.
Tema di non minore importanza è la ventilazione e l’areazione delle aule. In qualsiasi luogo di lavoro, e la scuola lo è, in presenza di eventuali agenti “inquinati e pericolosi”, ed il coronavirus lo è, deve essere garantito un ricambio d’aria sufficiente. La brillante idea portata avanti fino ad oggi è stata quella di tenere le finestre aperte. A Gennaio i docenti, gli studenti e le famiglie accoglieranno con entusiasmo tale soluzione? E’prevista un’estrazione a sorte per decidere quale studente dovrà sedersi vicino alla finestra aperta? Oppure ci sarà una rotazione periodica certamente resa più semplice dall’impiego dei banchi a rotelle? I sistemi di areazione di tipo meccanico, sia fissi che mobili ci sono e alcuni paesi, fra i quali la Germania, li hanno già adottati investendo in tale direzione, per altro determinate soluzioni non sembrano nemmeno eccessivamente costose. Vista l’importanza dell’areazione non sarebbe stato più opportuno investire su questi sistemi che non sui banchi a rotelle?
E infine ci domandiamo cosa è stato fatto di importante per garantire sia la ripartenza che la continuità dell’attività scolastica nel nostro Comune.
Fonte: Lega Sezione San Miniato
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