Tpl, l'opposizione a Carmignano: "Risposte non esaustive dall'amministrazione"

Martedì 29 dicembre durante l’ultimo Consiglio comunale del 2020, abbiamo presentato un’interrogazione sul trasporto pubblico scolastico facendo presente all’amministrazione comunale l’insufficienza e l’inadeguatezza della gestione del traporto pubblico relativa agli studenti che, da tutte le frazioni del nostro territorio, si spostano verso le scuole superiori site in altri comuni.

Tale gestione ha comportato nella fase del rientro a scuola a settembre non pochi problemi.

Con spirito collaborativo abbiamo chiesto se, nel frattempo, l’amministrazione avesse acquisito dati relativi al numero dei ragazzi che usufruiscono di questo servizio e all'organizzazione che le varie scuole si sono dovute dare in vista del rientro a scuola previsto per il 7 gennaio prossimo, con eventuali e probabili entrate ed uscite scaglionate al fine di evitare assembramenti.

Abbiamo inoltre chiesto se l’amministrazione fosse intervenuta con la Provincia, la Regione e gli altri enti preposti (Cap) per la gestione comune del problema dei trasporti. Naturalmente l’amministrazione comunale è l’ente che ha il compito e la responsabilità di rappresentare a tutti gli altri attori sopracitati le esigenze del nostro territorio.

In sede di Consiglio, l’amministrazione non ha dato risposte esaustive, anzi ha precisato che tale problematica, che coinvolge tanti ragazzi e relative famiglie del nostro territorio, non è di loro competenza.

L’assessore Migaldi ha riferito che non risultano disagi dato che l’ufficio preposto non ha ricevuto precise segnalazioni e che, addirittura , il servizio che era stato in piccola parte attivato con mezzi privati è stato poi ridotto in quanto ritenuto non necessario; riteniamo che tale circostanza sia dovuta al fatto che molti genitori , nonostante le difficoltà, si sono visti costretti ad accompagnare i figli a scuola dal momento che il trasporto pubblico non garantiva il rispetto delle normative, che nessuno controllava il numero delle persone presenti sui pullman e visto la chiusura delle scuole superiori quasi in concomitanza all’attivazione del servizio che era stato attivato.

Ribadiamo che il problema del trasporto pubblico scolastico quale mezzo di eventuali contagi deve essere affrontato e risolto per permettere ai ragazzi, soprattutto di territori come il nostro che non presenta istututi superiori, di spostarsi verso gli altri comuni per usufruire in sicurezza del loro diritto allo studio.

Francesco Calugi, Belinda Guazzini, Cristina Mazzuoli

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