Che fare quando gli occhi si affaticano per le troppe ore passate davanti a uno schermo? Le lacrime artificiali sono la tua soluzione. Ce ne sono di vari tipi a seconda delle necessità. Ne abbiamo parlato con Milunka Tasev di Ottica Colpo d'Occhio a Montelupo Fiorentino.
Intervenuta ai microfoni di Radio Lady 97.7, ha spiegato nei dettagli quali scelte è necessario fare in relazione alle proprie necessità di comfort visivo.
Come funziona il nostro occhio? Quali patologie possono insorgere?
Se andiamo ad analizzare in modo grossolano il nostro occhio pensando a ciò che fisicamente ci permette di vedere, come struttura più visibile e esterna troviamo la cornea che si presenta più o meno come una sfera, anche se non ha propriamente una curvatura regolare, anteposta all’iride che a sua volta ha un foro centrale (la pupilla), ha la funzione refrattiva di far passare i raggi luminosi deviandoli per poi farli arrivare alla retina.
Questa azione è coadiuvata dal cristallino, una lente biconvessa situata appena all‘interno del nostro occhio che ha il potere di aumentare e diminuire la propria curvatura per mettere a fuoco i raggi luminosi sulla retina. Andando ancora più all’interno troviamo ciò che dà forma e tono al nostro occhio, l’umor vitreo ovvero una specie di gelatina composta da sali minerali e acqua.
Arrivando infine alla parte più posteriore dell’occhio troviamo la retina, ossia un tappeto di cellule adibite alla trasmissione al cervello degli stimoli luminosi che le colpiscono, stimoli che verranno elaborati per creare l’immagine di ciò che vediamo. Tutte queste strutture possono essere sottoposte a degenerazione in quanto possiamo incorrere in cheratiti (infiammazioni della cornea), cataratte (degenerazione del cristallino), miodesopsie e fotopsie attribuibili al umor vitreo ed infine qualsiasi tipo di patologia a livello della retina.
Grazie a cosa vediamo e perché?
La nostra visione dipende da vari elementi, a partire dalla trasparenza e la giusta rifrazione dei raggi luminosi dei mezzi diottrici ovvero cornea e cristallino. È molto importante però l’integrità della superficie retinica in quanto un’alterazione a livello fotorecettoriale può compromettere la visione anche con la miglior correzione possibile. I fotorecettori vengono sollecitati da uno stimolo luminoso che stimola il pigmento, che hanno al loro interno, e a sua volta trasferisce questo impulso a livello cerebrale dove poi verrà elaborato il segnale e trasformato in immagine.
Cosa succede se i fotorecettori non hanno un pigmento "buono"?
Se il pigmento dei fotorecettori non è “buono” il segnale trasmesso al cervello non sarà ottimale e di conseguenza la qualità della visione ne risentirà. Un campanello di allarme che ci può far capire di avere un leggero deficit a livello dei fotorecettori riguarda la velocità di adattamento alla luce e al buio; cioè se ci troviamo in una condizione di scarsa illuminazione, in caso di pigmentazione non idonea a livello fotorecettoriale, avremo molta difficoltà ad adattarci a vedere al buio e ci metteremo tanto tempo per riuscire a vedere; di conseguenza avremo problemi anche al contrario e cioè una volta abbagliati ci metteremo tanto tempo per rivedere bene.
Importanza degli integratori per la salute della retina e buona visione
Come abbiamo detto poco sopra, la nostra visione dipende molto dalla qualità dei nostri mezzi diottrici e dalla nostra retina, per mantenere il tutto nel miglior stato ci vengono in aiuto vari integratori alimentari specifici per i nostri occhi.
Esistono quindi integratori che ci aiutano a sentire meno fatica se svolgiamo attività prolungate da vicino a base di magnesio, potassio, carnitina e luteina. Oppure integratori consigliati ai miopi a base di luteina, vitamina A, vitamine E, polifenoli e antocianidine, in quanto, in questi soggetti la retina è sottoposta ad una tensione elevata dovuta al bulbo oculare più lungo del normale.
Ci sono soluzioni anche per chi magari ha effettuato un intervento di cataratta e quindi è più sensibile alla luce, integratori a base di antiossidanti possono ridurre lo stress dovuto all’abbagliamento. Infine citiamo gli integratori indicati per chi vede dei piccoli corpuscoli muoversi nel proprio campo visivo, le miodesopsie, questo particolare integratore grazie alla presenza di aminoacidi, sali minerali, estratti naturali e vitamine varie contribuisce a migliorare il metabolismo cellulare e ad aumentare le difese del corpo vitreo diminuendo quindi la presenza delle miodespsie.
Da Ottica Colpo D’Occhio potrai trovare l’integratore più giusto per migliorare la tua visione.
Cosa sono le miodesopsie (mosche volanti)?
Le miodesopsie chiamate anche mosche volanti, non sono altro che piccoli addensamenti dell’umor vitreo (citato prima), dovuti ad una disidratazione di quest’ultimo.
Cosa usare per eliminarle ed idratare il vitreo?
Per eliminarle, o meglio per ridurne la consistenza, possiamo utilizzare un integratore specifico il quale renderà l’umor vitreo più liquido. In questo modo le miodesopsie saranno percepite come più trasparenti e di conseguenza saranno meno visibili.
Se fatichiamo ad abituarci alla nuova prescrizione o abbiamo problemi nella messa a fuoco tra lontano e vicino, cosa possiamo fare?
Anche in questo caso esistono degli integratori specifici per queste situazioni, a base di carnitina, magnesio, potassio e luteina, agiscono direttamente sulla muscolatura, anche quella oculare, dando più energia e più reazione muscolare, inoltre la luteina protegge il cristallino e il tessuto retinico, fornendo così un apporto davvero significativo ai nostri occhi in situazione di stress visivo.
Gli integratori alimentari sono un’ottima soluzione per risolvere problemi e stress visivi, fatti consigliare dagli esperti di Ottica Colpo D’Occhio.
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