Bonus vecchi stereotipi, ogni disabilità è unica

In questi giorni ho avuto modo di mettere a confronto vari racconti di madri, donne, caregivers. Ognuno di essi ha messo in risalto vari aspetti, ad esempio che "l'inclusione può partire semplicemente dall'accessibilità di una strada percorribile in sedia a rotelle."

"La vera integrazione si realizza diversificando le esigenze e non facendo un unico agglomerato".

"In questa pandemia ci sono persone che hanno pagato un prezzo altissimo: sono i residenti dei centri ai quali è stato negato ogni contatto con i familiari. Ci sono famiglie spezzate".

Le categorie degli ultimi rimangono sempre le stesse e i bonus, che suonano più come elemosina, dimostrano ancora una volta di aver escluso alcune categorie di persone; ad esempio sono previsti bonus solo se una persona ha un figlio disabile e non se è un genitore disabile.

Il legislatore è il fattore discriminante per l'attribuzione di questi bonus che vengono fatti passare come innovativi ma in realtà sono solo la conferma di vecchi stereotipi.

Eleonora De Martino

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