Trasporto pubblico locale, no del tribunale a richiesta Regione di passaggio beni ad At

Il Palazzo di Giustizia di Firenze (foto gonews.it)

ONE Scarl, consorzio che riunisce tutte le primarie Società di trasporto pubblico locale toscane, accoglie con grande favore l’Ordinanza emessa in data odierna dal Tribunale Ordinario di Firenze che respinge il reclamo presentato dalla Regione Toscana e dai francesi di Autolinee Toscane (RATP) avverso il provvedimento emesso dallo stesso Tribunale in data 1/09/2020, già ampiamente favorevole a ONE Scarl.

Il Tribunale quindi ha respinto definitivamente la richiesta cautelare con la quale la Regione Toscana aveva chiesto che One e le sue consorziate fossero costrette a mettere a disposizione di Autolinee Toscane -in affitto- i bus, gli immobili e gli altri beni mobili necessari allo svolgimento del servizio.

In particolare il Tribunale di Firenze ha rilevato l’insussistenza del cosiddetto fumus boni iuris, affermando che “….. legittimo appare il rifiuto di ONE Scarl e delle consorziate di addivenire alla stipula del contratto di locazione dei beni mobili ed immobili e di usufrutto per i bus sollecitato dalla Regione con la diffida del 24 giugno 2020….” aggiungendo che “…. Più in generale, legittimo è il rifiuto da parte delle reclamate (ONE Scarl e le consorziate) ….. di non adempiere fin tanto che non venga corrisposto il corrispettivo dovuto ex lege…”.

Di ancora maggior rilievo sono le motivazioni con cui il Tribunale di Firenze confuta le tesi della Regione Toscana e dei francesi di RATP sull’aggiudicazione della gara a lotto unico regionale ai francesi stessi, su cui si ricorda il Consiglio di Stato ha disposto una consulenza tecnica fissando l’udienza di discussione il giorno 11 marzo 2021. In particolare il Tribunale afferma che “…. Il supplemento istruttorio disposto dal Consiglio di Stato evidenzia che, allo stato, il diritto di Autolinee Toscane risulta ampiamente controverso, del tutto sub iudice nell’ambito di un giudizio dall’esito affatto scontato…”.

ONE Scarl quindi ribadisce, come sempre sostenuto, la necessità di attendere la sentenza del Consiglio di Stato senza ulteriori forzature, evitando, nel pubblico interesse, la ricerca di maldestre scorciatoie.

Ciò pare ancor più necessario in una fase in cui tutte le energie e le competenze delle Aziende toscane di TPL devono essere rivolte all’organizzazione e l’erogazione dei servizi per i cittadini in un momento reso ancor più delicato dalla tanto attesa ripresa nelle prossime settimane delle attività scolastiche.

Fonte: Ufficio Stampa

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