Il 2020 anche a Montemurlo è stato un anno molto difficile, segnato dalla malattia e dalle difficoltà economiche. La città conta 16 morti per Covid-19 e moltissimi contagiati. Una situazione sanitaria che ha avuto inevitabili conseguenze a livello economico: famiglie con una significativa perdita di reddito, aziende e negozi chiuse per lunghe settimane. Il 2020 però resterà negli annali anche come l'anno della resilienza, di quella consapevolezza riassunta in un hashtag, un po' anche un mantra: #soloinsiemepossiamofarcela. «Sono convinto che in ogni momento di difficoltà esista una via di salvezza e a Montemurlo la luce ha il volto delle associazioni, della protezione civile, dei medici di famiglia, degli infermieri, di tutte quelle persone che non si sono mai fermate per aiutare gli altri. - dice il sindaco Simone Calamai - A marzo rispetto ad oggi, il virus faceva ancora più paura, non lo conoscevamo bene, eppure nessuno si è mai tirato indietro e tutti hanno dato una mano per aiutare coloro che erano in difficoltà. A settembre scorso nel parco di Villa Giamari ho voluto dare un encomio a tutti coloro che non si sono mai fermati o arresi nella lotta al virus».
Il Comune è stato vicino alle famiglie attraverso l’erogazione dei buoni spesa (tra marzo e dicembre abbiamo distribuito oltre 250 mila euro di pacchi alimentari) e proprio recentemente ha raddoppiato le risorse a favore del progetto Vela, svolto in collaborazione con le associazioni San Vincenzo De’ Paoli e Caritas Oste, per sostenere le famiglie indigenti attraverso il pagamento delle utenze e la spesa alimentare ( sono oltre 100 le famiglie montemurlesi seguite dal progetto). Infine, a inizio dicembre il Comune ha deciso di stanziare ulteriori 50 mila euro a sostegno delle famiglie in difficoltà e ha aperto un conto corrente dedicato sul quale poter fare donazioni sul fondo alimentare di solidarietà e per sostenere attività in difficoltà.« In questa emergenza tutta la comunità montemurlese ha dimostrato grande unità, coesione e generosità e di tutto ciò ne vado fiero.- continua il sindaco Calamai - Tra i momenti più difficili di questa emergenza sanitaria non posso dimenticare quando mi è arrivata la notizia del primo morto di Covid a Montemurlo, Angelo Grazzini, il 20 marzo scorso. Da allora ho deciso di iniziare a dare un volto e una storia a queste persone che rischiavano, non solo di morire sole in un letto di ospedale, ma neppure di essere ricordate dalla comunità. Da allora, quindi, ogni volta che muore una persona per Covid chiamo la famiglia e scrivo un ricordo pubblico, affinché il Covid non si porti via in silenzio una generazione. Credo che ora, però, con l’impegno di tutti e attraverso la vaccinazione di massa, vedo una luce di speranza in fondo al tunnel e sono fiducioso per il futuro»
I DATI – Dallo scorso marzo 2020 il centro operativo di protezione civile (Coc) non ha mai smesso di funzionale. Le attività legate all' emergenza sanitaria del Covid-19, svolte dalle associazioni di protezione civile comunale e dagli operatori comunali di protezione civile, non si sono mai fermate e hanno riguardato vari ambiti d'intervento. Sono oltre 800 i casi di positivi accertati a Montemurlo, circa 1.500 le persone sottoposte alla quarantena domiciliare.
MASCHERINE- A Montemurlo sono state effettuate quattro consegne a domicilio per un totale di 222.000 mascherine distribuite alle famiglie montemurlesi, consegne rese possibili grazie all'impegno di 15 associazioni di volontariato locale ( Cisom, Misericordia Montemurlo e Oste, Vab Montemurlo Borgo la Rocca, Gruppo Storico, Avis, Aido, Arci, Auser, Leo Club, Alpini, ANC carabinieri in congedo,Pubblica assistenza Oste, Croce d’Oro Montemurlo) che si sono occupate, insieme ai dipendenti comunali, dell'imbustamento e della consegna. In campo oltre cento volontari; invece, sono 250 i kit di mascherine riconsegnati ad altrettante famiglie le per disguidi o perchè sottratte.
PROGETTO #TiAiutiamo - Il progetto “#Tiaiutiamo” è stato attivato dal Comune, attraverso il sistema di protezione civile, dal marzo scorso ha per dare sostegno alle persone in quarantena, in isolamento o agli anziani e ai disabili soli. Nell'ambito delle azioni previste dal progetto sono stati svolti 150 servizi e in particolare sono state consegnate 85 spese a domicilio, 45 consegne di medicinali a casa, 10 i trasporti assistiti, 10 i servizi di assistenza alle persone positive in quarantena (consegne abiti, medicinali a soggetti positivi anche nei Covid-hotel), 10 le consegne di materiali igienizzanti e dispositivi di protezione (mascherine, guanti) alle persone in quarantena. Sono state 60 le persone in quarantena domiciliare assistite e 10 quelle con limitata autonomia. Infine, per quanto riguarda i buoni spesa consegnati ad aprile scorso la protezione civile comunale ha distribuito a 463 famiglie in difficoltà economica 6.478 buoni spesa del valore di 5 euro per un totale di 126.870 euro. Ritirati anche 500 buoni spesa donazione presso gli esercenti convenzionati. La nuova consegna dei buoni spesa è partita in questi giorni.
Per quanto riguarda i controlli relativi alle normative anti-Covid vigenti (Dpcm, ordinanze regionali e comunali) la polizia municipale ha svolto 110 verifiche per un totale di oltre 900 persone controllate, 800 attività commerciali e produttive verificate con 40 violazioni accertate.
«Credo che quest’anno così difficile ci abbia fatto capire il valore della comunità, della solidarietà, dell’impegno comune per sconfiggere il virus, l’importanza di una sanità pubblica efficiente- conclude il sindaco Calamai- Il Coronavirus ci ha tolto molto ma forse ci ha aiutato a mettere a fuoco le cose che contano davvero nella nostra società: la salute, gli affetti, la scuola, il lavoro . Spero che il 2021, attraverso la vaccinazione, riporti salute e di conseguenza stabilità economica per far ripartire l’economia e il lavoro».
Fonte: Comune di Montemurlo - Ufficio Stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Montemurlo
<< Indietro