Nel consiglio comunale si è parlato delle Casse di Espansione di Fibbiana

Ormai dal 2016 sono iniziati i lavori per la realizzazione delle casse di Espansione di Fibbiana; un'opera che ha lo scopo di raccogliere oltre 3 milioni di metri cubi di acqua in caso di piene del fiume Arno.  La realizzazione di questo intervento è stato complesso, caratterizzato da passaggi di competenze tra Enti, eventi straordinari e necessità di adeguamenti per quanto riguarda gli stanziamenti.

Di questo tema è tornato a interessarsi il Consiglio Comunale di Montelupo a seguito di un'interrogazione presentata dal gruppo "Montelupo è partecipazione".

L'assessore ai Lavori Pubblici ha riferito sullo stato dell'arte dei lavori appaltati dalla Città metropolitana di Firenze e ha annunciato di avere ricevuto una comunicazione dal Commissario straordinario che specifica che in riva sinistra d'Arno i lavori riprenderanno nella prossima primavera, per concludersi entro l'estate 2021. I lavori sono di fatto conclusi, ma sono state necessarie varianti e conseguenti perizie che hanno portato via tempo prezioso e che hanno fatto slittare la conclusione dell'opera

Ritardi che hanno, di fatto, precluso ai cittadini di Montelupo l'utilizzo della pista ciclabile e di un polmone verde per la città. D'altronde non è mai possibile far accedere estranei nell'area di cantiere; purtroppo in alcuni casi i cittadini non hanno rispettato i divieti, divelto recinzioni e segnaletica su un perimetro di oltre 5km. Una situazione che sarà sanata con la riapertura del cantiere e con i necessari collaudi.

Terminati i lavori e concluso il cantiere, la manutenzione ordinaria dell'area sarà curata dal Consorzio di Bonifica del Medio Valdarno.

«La sicurezza idraulica del nostro territorio è un aspetto fondamentale, messo in luce dalle piene della fine del 2019 e dal ripetersi di precipitazioni a carattere intenso e localizzato. Nel 2021 non possiamo certo permetterci di mettere a rischio un distretto industriale e un'area residenziale come quelli di Montelupo, Empoli, Vinci, Cerreto Guidi e Capraia e Limite, che insieme stanno lavorando al piano strutturale. Portare a conclusione questa opera è stato molto faticoso, ma credo che tutti ne beneficeremo. Grazie a Regione Toscana, Città Metropolitana e al Commissario straordinario l'opera sarà finalmente completata e oltre alla mitigazione del rischio restituirà, in fregio alla ciclopista dell'Arno, un doppio otto di percorrenze arginali. Esse rappresenteranno un'infrastruttura di incredibile potenzialità per svolgere attività motorie e sportive outdoor circondati da un bellissimo paesaggio fluviale.», conclude Nesi.

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio Stampa

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