“Un regolamento storico perché disegna la rinascita del commercio su area pubblica prevedendo la riqualificazione della merce in vendita, che entro 3 anni sarà made in Florence, made in Tuscany e made in Italy, e il rinnovo dei banchi dell’area Unesco secondo un modello unitario approvato dal Comune”. L’assessore al commercio Federico Gianassi ha presentato in Consiglio comunale il nuovo regolamento del commercio su area pubblica, che poi è stato approvato ed entrerà in vigore nei prossimi giorni. “Un regolamento che si inserisce nel progetto di rinascita della città Firenze e che, a fianco di misure emergenziali che abbiamo adottato e che continueremo ad adottare per superare la crisi provocata dal covid, mette in campo misure di sviluppo che ridisegnano i nostri mercati”. “Diamo oggi esecuzione alle aspettative coltivate in questi anni – ha aggiunto Gianassi – e diamo risposta alle richieste di qualità. Con questo regolamento si gettano basi solide affinché questo settore, duramente colpito dalla crisi, possa operare in maniera stabile e duratura nei prossimi 12 anni”.
Concentrandosi sul tema della riqualificazione e del rilancio, il regolamento stabilisce che per i mercati all'aperto del centro storico saranno venduti prodotti italiani e dell’artigianato fiorentino, toscano e made in Italy. Questa norma entrerà in vigore gradualmente, entro i prossimi tre anni: un cambio che prevede l’esposizione del 30% dei prodotti locali e nazionali entro un anno, del 60% entro 2 anni e del 100% entro tre anni dall’entrata in vigore di questo regolamento. In alternativa il singolo operatore può presentare la proposta per un allestimento innovativo e diverso ma l'autorizzazione è comunale: il Comune mantiene dunque governo e controllo su bellezza e tipicità della esposizione.
Inoltre viene previsto il “banco fiorentino”: l’Amministrazione Comunale approverà entro 6 mesi un modello di banco architettonico coerente con la bellezza dei luoghi in cui si trovano i mercati del Centro storico che dovrà essere realizzato entro due anni dall’adozione del piano. Ad una commissione il compito di definire il progetto del banco ed i criteri di riconoscimento della filiera artigianale fiorentina, toscana e nazionale.
Il regolamento introduce anche “una tutela forte per la tipicità, la tradizione e l’identità dei mercati al coperto di Sant’Ambrogio e San Lorenzo, fiori all’occhiello del nostro sistema mercatale” ha spiegato Gianassi in aula: vengono introdotte regole di tutela delle singole attività e delle merceologie che sono vendute sui singoli banchi per evitare che in futuro non sia più rispettata l’offerta merceologica che invece oggi li caratterizzano. “E’ un segno di riconoscimento e di riconoscenza per i mercati coperti che durante il lockdown hanno anche attivato in via d’emergenza servizi di consegna a domicilio in tutta la città e in tempi molto ristretti rispondendo alle necessità dei fiorentini”.
Con l’approvazione da parte del Consiglio comunale del regolamento di oggi, compreso anche di un emendamento presentato dallo stesso assessore che recepisce alcuni suggerimenti avanzati dalle categorie economiche e dai consiglieri di maggioranza e di opposizione, Palazzo Vecchio dà il via alla prima tappa fondamentale della rivoluzione dei mercati. Un regolamento che sostituisce quello del 2008 e che tiene conto delle recenti normative nazionali e regionali: “Cogliamo adesso questa opportunità di rilancio" ha spiegato ancora Gianassi, perché a dicembre 2020 vanno in scadenza le concessioni che le nuove leggi nazionali e regionali prorogano di 12 anni, previa verifica dei titoli che deve essere fatta entro il 30 giugno 2021.
Dopo l’approvazione del Regolamento e l’inizio delle procedure di rinnovo dei titoli, spetterà poi al “piano delle aree” (che sarà adottato al termine delle procedure di rinnovo delle licenze che si concludono entro il 30 giugno 2021) il compito di definire le collocazioni dei banchi nei singoli mercati in modo tale da valorizzare il ruolo e la funzione del mercato tutelando contemporaneamente il patrimonio architettonico e urbano dove sono collocati.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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