Versilia, è scomparsa la centenaria Caterina Neri Pellegrini

Si sono celebrate ieri le esequie di Caterina Neri Pellegrini, cento anni compiuti lo scorso mese di agosto, maestra di generazioni di fortemarmini ed ex fiduciaria della scuola elementare “Carducci”. Un altro spicchio di storia e di memoria paesana che non c'è più. Caterina era figlia di Lorenzo Neri, il fabbro del Forte, sorella di Beppina e Palmira delle mercerie Neri e di Renzo. A renderle l'ultimo commosso saluto nella chiesa di Sant'Ermete c'erano molti dei suoi numerosi familiari, fra i quali il sindaco di Forte dei Marmi Bruno Murzi, figlio di Palmira, e il sindaco di Seravezza Riccardo Tarabella, marito di Elisabetta, figlia della Beppina.

«Caterina Neri era una maestra», ha detto la nipote Silvia ricordando la nonna durante la funzione religiosa. «Si fregiava con orgoglio della medaglia d'oro ricevuta per i 42 anni di servizio nella scuola italiana e ricordava l'affetto e la gratitudine dei suoi ex allievi, che non mancavano di tornare a farle visita con regolarità. Come ogni buon insegnante, sapeva bene che non vi è insegnamento se non con l'esempio dell'agire quotidiano, secondo una rettitudine morale che trova eco, risuona nell'animo di chi, bambino o adulto, imparando vi si rispecchia. Teneva molto alla rispettabilità – intesa come segno distintivo di chi si spende senza riserve nel proprio lavoro e per la propria comunità – e il suo mondo era la famiglia. Ha avuto una vita lunga, che non le ha risparmiato grandi dolori: la perdita del marito da giovane, la guerra, la morte dell'unica figlia. Ma la famiglia, in senso allargato ai fratelli, ai nipoti e ai pronipoti, è stata la sua preoccupazione costante e il suo unico motore, lo sprone per andare avanti, il vero scopo dei suoi giorni. Era questa la responsabilità che probabilmente leggeva nella sua esistenza: quel famoso “senso del dovere” che chiunque l'abbia conosciuta intimamente le ha sentito ripetere come un mantra. Ecco, se un insegnamento questa maestra di vita ci ha lasciato attraverso il suo esempio, è questo ostinato amore che con coraggio si dona, che si occupa e preoccupa, che non si stanca di dedicarsi».

Fonte: Ufficio Stampa

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