Il Closlieu arriva all'Istituto Comprensivo di Cerreto Guidi: via alla creatività interiore

(Foto gonews.it)

Il laboratorio artistico, che si trova in uno spazio chiuso privo di stimoli esterni, aiuta i ragazzi ad esprimersi con la pittura


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Uno spazio chiuso, dove gli stimoli esterni non possono arrivare, dove ciò che conta è solo la creatività più profonda, interiore. È il 'Closlieu', una pratica formativa artistica che da adesso si può trovare anche all’Istituto Comprensivo di Cerreto Guidi Leonardo Da Vinci.

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Il laboratorio artistico ha trovato casa nei container della ex primaria di Cerreto, creati per l’emergenza atmosferica che colpì il territorio nel 2014, e che ora ospitano dunque le attività scolastiche.

La stanza, priva di ogni ispirazione esterna, permette di far emergere, in questo caso tramite pennello e colori, la creatività più nascosta dei ragazzi della secondaria. Un’opportunità per i giovanissimi che hanno dovuto vivere in questo 2020, a causa del Covid-19, la distanza dai propri compagni e dalle aule. Alle pareti, ricoperte con carta da pacchi, viene appuntato il foglio che ospiterà la pittura: a forza di colorare, dipingere ed esprimersi, i bordi di colore che macchieranno i contorni non saranno un male ma uno dei punti di forza del 'Closlieu'. Infatti, dopo vari dipinti, la stanza diventerà un vero e proprio mondo colorato, fatto da una texture materica di tutto ciò che è sbordato dai fogli degli studenti.

Le pareti del 'Closlieu' (Foto gonews.it)

Che cos'è il 'Closlieu'

Un’idea del professore dell’Istituto Comprensivo di Cerreto Guidi Giulio Biancalani, ripresa dal metodo dell’educatore Arno Stern. Il 'Closlieu' risale al secondo dopo guerra quando Stern sperimentò lo spazio creativo a Parigi con gli orfani di guerra. “Stern è riuscito a creare questo spazio ideale per il gioco del dipingere” – come ha spiegato il professor Biancalani-. Si tratta di “un’attività che permette il recupero della spontaneità, il gesto più autentico per poter tracciare”.

Ciò che conta nel 'Closlieu' sembra non essere il risultato, ma il percorso che si fa per raggiungerlo. I lavori infatti non pesano per la bellezza grafica, ma sono importanti per ciò che raccontano tramite la creatività di chi li ha generati così come le pareti stesse, simbolo di memorie altrui, composte da colori vibranti.

Non solo libera espressione ma anche inclusione: il 'Closlieu' “nasce con l’intento di includere persone di varie età, dai 3 ai 100 anni – ha continuato Biancalani – ha la caratteristica di poter integrare persone da culture, età e abilità differenti”.

Uno spazio frequentato dai ragazzi della scuola ma anche dagli stessi professori che, quando accompagnano gli allievi in laboratorio, non stanno a guardare ma tracciano la propria espressività.

Questo nuovo laboratorio ha una grandissima importanza, nasce in un momento di difficoltà – ha proseguito la preside dell’Istituto Comprensivo di Cerreto Guidi Gabriella Menichettiquando le seconde e le terze erano a casa e quindi non potevano frequentare, se non con la didattica a distanza. Grazie al professor Biancalani e al gruppo di docenti della scuola secondaria è stato pensato uno spazio per fare delle attività che fossero in presenza, nel rispetto delle normative anti Covid, ma che permettessero ai ragazzi di esprimersi attraverso il colore, la pittura”.

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Dalla separazione forzata, dal distacco dello schermo di un computer alla brillantezza di colori ordinati, ognuno col proprio pennello, pronti ad essere stesi solo seguendo ciò che si ha dentro. “Credo che siano state colte delle opportunità da delle grandi difficoltà”- ha terminato la dirigente scolastica.

Piena approvazione anche da Beatrice Bertelli, insegnante di sostegno: “I ragazzi una volta entrati qui dentro esprimono talmente tante cose che nella classe non sono visibili, psicologicamente ma anche graficamente”. Ciò che succede nel 'Closlieu' “è una magia, è un luogo adatto non solo per il sostegno, ma anche per chi vuole tirare fuori le cose belle che ha dentro”.

Un’attività affermata nel mondo dell’arte ma esportata da pochissimo tra i banchi della secondaria di Cerreto Guidi, “speriamo di continuarla più a lungo possibile e poterla far conoscere, perché sarebbe molto interessante diffondere il Closlieu anche in altri ambienti della società” ha concluso il professore Biancalani.

Margherita Cecchin

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