Mera politica o servizio per i cittadini? Il dubbio a questo punto sorge spontaneo, ma analizziamo i fatti.
A Giugno un giovane ed inesperto comitato cittadino di Capraia, dopo che alcuni cittadini avevano segnalato più volte individualmente il crescente disagio agli organi competenti, si era rivolto al gruppo consiliare "Impegnarsi per Capraia e Limite" in modo da presentare un’interrogazione con tanto di firme alla mano al Sindaco e alla sua amministrazione. Oggetto dell’interrogazione? Piazza Dori e tutte le sue spinose problematiche, quali i servizi di ordinaria manutenzione, la messa in sicurezza del territorio e il crescente caos che veniva formandosi ogni singola sera. Nonostante la discussione consiliare il Sindaco e l'amministrazione comunale non si sono adoperati per la salvaguardia e il ripristino di un luogo importante quale è Piazza Dori. In ben sei mesi di tempo non solo l'illuminazione continua ad essere non funzionante, ma anche i marmi scollati restano tali e le pietre ancora imbrattate di vernice spray e di scritte, che tutto fanno tranne che arricchire il paesaggio. Adesso, dopo che il Comitato è cresciuto nel tempo e in egual misura anche nei consensi, dopo che esso stesso ha raccolto le testimonianze e le centinaia di firme dei cittadini sul grave disagio che, il dimezzamento dei giorni di apertura dell'Ufficio postale di Capraia comporta, il Sindaco prima, e il Partito di appartenenza poi si espongono pubblicamente, attraverso articoli ben scritti e comunicati stampa, rivendicando la patria potestà di un disagio che va avanti da mesi ormai e che il Comitato Cittadino ha portato in pubblica scena e all'attenzione di Poste italiane S.P.A.
Strategia politica di un'amministrazione comunale latitante da tempo e poco attenta alle esigenze del territorio o nuova stagione di una ritrovata pubblica utilità? Tutti noi, ovviamente ci auguriamo la seconda ipotesi.
Comitato Cittadino Capraia
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