È morto Nedo Fiano, fiorentino di nascita simbolo della Shoah

È scomparso all'età di 95 anni Nedo Fiano, uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz. A Fiano, fiorentino di nascita, fu consegnato il Fiorino d'oro nel 2011, la massima onorificenza della città. Le istituzioni ricordano Nedo Fiano attraverso messaggi di cordoglio.


Sindaco di Firenze Dario Nardella: "Ci lascia un altro instancabile testimone del nostro tempo"

“Ci lascia un altro instancabile testimone del nostro tempo, fulgida memoria delle atrocità di Auschwitz e dello sterminio degli ebrei, un cittadino fiorentino di nascita che è diventato un simbolo della Shoah e della necessità del ricordo”. Lo afferma il sindaco Dario Nardella, appresa la notizia della scomparsa di Nedo Fiano.

“Ho conosciuto personalmente Fiano solo qualche anno fa, un uomo dalla tempra incredibilmente forte, dalla profonda dignità, che ha attraversato una gioventù di dolore indicibile: prima le leggi razziali, poi deportato con la famiglia: lui si salvò ma perse tutti i parenti, compresi gli amati genitori. Liberato, lasciata una Firenze che non riconosceva più, Fiano si rifece lentamente una vita a Milano e non ha smesso, fino a quando le forze lo hanno sorretto, di ricordare l’orrore e trasmetterlo alle giovani generazioni, perché non accada mai più”.

“Nel suo libro autobiografico “A 5405 - Il coraggio di vivere” - continua il sindaco - Fiano racconta con semplicità e franchezza, ma anche con speranza, episodi atroci della deportazione, lui ridotto come tutti a un numero, condannato a non essere più un uomo. Eppure Fiano ce la fa, grazie anche al fisico forte e alla conoscenza della lingua tedesca, e la lezione che ci tramanda è la più dura ma anche la più essenziale: raccontare per non dimenticare, per non ripetere”.

“La città - conclude il sindaco - gli ha conferito il Fiorino d’oro, la sua massima onorificenza, nel 2011, ma tanto è di più quello che lui ha dato a noi, all’Italia tutta. Alla famiglia, al figlio Emanuele, le mie più sentite condoglianze e quelle dell’amministrazione”.

Il cordoglio del presidente Giani e dell’assessora Nardini

"Se ne va un testimone autentico del Novecento, che ha conosciuto e ha saputo resistere all'orrore nazista. Punto di riferimento per le coscienze libere e interprete vero di libertà e democrazia".

Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nell’apprendere la notizia della scomparsa di Nedo Fiano, uno degli ultimi testimoni dell’Olocausto.

"Nedo Fiano era uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz e ha portato avanti per tutta la vita la missione di raccontare e di testimoniare ciò che è stato l'orrore e l'abisso dell'Olocausto - ricorda l’assessora Alessandra Nardini con delega alla cultura della memoria -. La scomparsa di questi ultimi testimoni impone ancora di più a noi generazioni successive e alle istituzioni il dovere di coltivare, proteggere e diffondere la memoria di ciò che è stato, affinché non sia mai più. Al figlio Emanuele e alla famiglia rivolgo un pensiero di sincera partecipazione e cordoglio".

Bonafè, “Coraggio di raccontare nonostante significasse rivivere l’orrore dei campi di sterminio”

“Non ho mai ascoltato dal vivo le parole di testimonianza di Nedo Fiano. Ma nel giorno della sua scomparsa mi si stringe il cuore. Ogni volta che perdiamo un sopravvissuto dell’olocausto perdiamo qualcosa di noi. A Nedo va il nostro ringraziamento per aver sentito il dovere e al tempo stesso aver trovato il coraggio di raccontare, anche se questo ha significato per lui continuare a rivivere l’orrore dei campi di sterminio. A noi il compito di raccogliere il testimone per le prossime generazioni. Ricordare dove l’odio, l’intolleranza e il razzismo possono portare, ma anche come davanti alla morte e alla sofferenza più atroce non si devono mai perdere la speranza e la voglia di vivere. Si può essere sempre una farfalla gialla capace di volare oltre i fili spinati.“ Così Simona Bonafè, segretaria del Pd toscano, sulla scomparsa di Nedo Fiano.

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