Ex Creaf Prato, Torselli (FdI): "Solo due pazienti ricoverati in una struttura costata 5 milioni di euro"

Francesco Torselli

“Giani, come i suoi predecessori, sta continuando a sprecare soldi pubblici nell’ex Creaf di Prato? Poco più di una settimana fa ha inaugurato il cosiddetto centro Pegaso dicendo di aver speso ‘solo’ 5 milioni di euro. I milioni spesi non sono 5, ma ben 22 e mezzo. Ridicolo il balletto di numeri fatto dal Governatore: prima il centro doveva ospitare 500 pazienti, poi 340 per passare ai 191 prima dell’inaugurazione, l’8 dicembre dovevano essere 20 entro pochi giorni e alla fine scopriamo che ad oggi ce ne sono solo due. In pratica la Regione ha speso 5 milioni di euro per curare due persone”. Così Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, Claudio Belgiorno, capogruppo nel consiglio comunale di Prato, e Chiara la Porta, dirigente nazionale FdI.

“L’ex Creaf - attaccano gli esponenti del partito di Giorgia Meloni - si sta rivelando un'eccellenza nello spreco di denaro pubblico. In 15 anni la Regione Toscana ha speso più di 22 milioni e mezzo di euro per questo immobile che non è mai stato utilizzato. Di questo passo, l’ex Creaf è destinato a rimanere un contenitore vuoto".

“Il nostro presidente di Regione ha il vizio di continuare a fare annunci, ai quali non seguono fatti. L’8 dicembre disse che entro pochi giorni nel centro Covid Pegaso sarebbero stati ricoverati almeno 20 pazienti, ad oggi ce ne sono solamente due. Ciò non è dovuto ad una diminuzione del numero di nuovi positivi - spiega Torselli - ma alla carenza di personale sanitario. Giani ammetta che in Toscana mancano medici, infermieri ed oss anziché continuare a dire che il nostro sistema sanitario regionale è il più efficiente d’Italia. Abbiamo già smentito quanto detto dall’assessore Bezzini per il quale, dall’inizio della pandemia e fino ad ottobre, la giunta toscana aveva provveduto a reclutare 5mila nuovi dipendenti. L’assessore alla sanità, nelle settimane scorse, ha dichiarato che sono stati assunti altri 1500 dipendenti. Ci chiediamo - conclude Torselli - dove siano finiti visto che il centro Pegaso di Prato, che doveva essere una struttura d'eccellenza nella lotta al Covid, stenta a partire proprio per mancanza di personale. Anche questa volta Bezzini ha scambiato le stabilizzazioni per nuove assunzioni?”.

Fonte: Ufficio Stampa

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