Feste in zona rossa, Coldiretti: "Crack da 200 milioni per gli agriturismi"

La decisione di blindare i toscani nei giorni fra Natale e Capodanno per l’emergenza Covid mette ko le strutture agrituristiche toscane che sono principalmente situate in piccoli centri rurali con una clientela proveniente dalle grandi città e dai paesi limitrofi. E’ quanto denuncia la Coldiretti Toscana in occasione della Assemblea dell’Associazione agrituristica Terranostra sugli effetti delle nuove disposizioni nazionali anti contagio per il periodo delle feste di fine anno. Si tratta di un preoccupante duro colpo per gli agriturismi toscani che – continua la Coldiretti regionale – fa salire ad oltre 200 milioni di euro le perdite subite nel 2020 a causa della pandemia Covid.

"E’ un duro colpo inferto ai nostri agriturismi che già nel periodo del lungo lockdown da marzo a maggio sono stati al collasso per la chiusura della strutture. Il primo lockdown ha azzerato le presenze in campagna nei tradizionali weekend di primavera e di Pasqua mentre durante l’estate ha pesato l’assenza praticamente totale degli stranieri che in Toscana rappresenta la maggioranza degli ospiti degli agriturismi", denuncia Luca Serafini, presidente di Terranostra Toscana.

Un vero paradosso – denuncia la Coldiretti - se si considera che gli agriturismi, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono secondo www.campagnamica.it i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Non a caso appena lo 0,3% dei 66.781 casi di infortunio da Covid-19 registrate dall’Inail in Italia riguarda l’agricoltura dove peraltro i mesi estivi e autunnali sono i più attivi con la raccolta di frutta, ortaggi, olio e la vendemmia secondo l’analisi della Coldiretti sulla base delle denunce complessive di infortunio al 31 ottobre 2020 che evidenzia come la percentuale più bassa di contagi tra le diverse attività si sia verificata proprio nelle campagne.

In Italia sono 24.000 gli agriturismi che offrono la possibilità di stare all'aria aperta lontano dalle preoccupazioni e di questi  4.500 si trovano in Toscana dove leader dell’ospitalità agrituristica regionale è Siena con 1150 aziende – aggiunge Coldiretti Toscana –  seguita da Grosseto con 960 e Firenze con 600. I posti letto dell’agriturismo toscano contano 31mila camere e 700 piazzole che accolgono oltre 60mila persone.

“I nostri agriturismi sono le nostre case e rispettano tutte le prescrizioni sanitarie e come ulteriore impegno a garanzia di tutti abbiamo anche creato un vademecum interno per rafforzare le misure anti contagio”, conclude Serafini.

Le eventuali deroghe sugli spostamenti interessano oltre 279mila toscani residenti in piccoli comuni con meno di 5mila abitanti che sono circa il 44% del totale dei comuni toscani. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti/Fondazione Divulga in riferimento all’ipotesi di superare il divieto agli spostamenti per le aree limitrofe ai piccoli comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno.

La chiusura totale a Natale e Capodanno – conclude Coldiretti Toscana - colpirebbe duramente i piccoli comuni, dove in molti casi c’è il problema esattamente opposto all’affollamento con il rischio di spopolamento e di invecchiamento della popolazione.

Fonte: Ufficio Stampa

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