Buone pratiche toscane valorizzate dal Programma operativo del Fondo per la pesca

(foto di archivio)

La Toscana valorizzata due volte nell'ambito dell'evento di chiusura del Programma operativo del Feamp 2021-2027 (Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura).

E' stata infatti la sola Regione, insieme alla Campania, invitata in qualità di organismo intermedio nella sessione “Il futuro vien facendo: buone pratiche territoriali" da cui trarre indicazioni per il Programma nell'ambito dell’evento di chiusura organizzato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Durante l'evento è stato presentato anche il progetto finanziato con il Feamp Toscana 2014-2020 della Cooperativa In Quiete "Acquacoltura Molin di Bucchio", selezionato anche dalla Commissione Europea come esempio di Best Practice. L’esperienza è stata illustrata dai protagonisti, a dimostrazione del fatto che i concetti di “sostenibilità”, “innovazione” e “sviluppo” possono essere realizzati in equilibrio fra evoluzione del settore e rispetto per l’ambiente.

“Un riconoscimento significativo per il quale esprimo la mia soddisfazione - ha detto la vicepresidente e assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi - che conferma la Toscana terra di buone pratiche. Soddisfazione anche per l’onore a partecipare come organismo intermedio alla sessione, che dimostra il lavoro svolto dall’amministrazione regionale per il settore ittico, così come la volontà nell’utilizzare al meglio i fondi comunitari messi a disposizione. Proseguiremo in questa direzione, cogliendo le sfide poste da uno scenario globale particolarmente complesso in cui è strategico proporre nuove prassi verso la sostenibilità, la transizione ecologica e digitale. Il sostegno al comparto produttivo ittico, che conta circa 1500 occupati nel settore della pesca, allevamento e trasformazione - ha proseguito Saccardi -  è fondamentale sia nel superamento dell’emergenza sanitaria che si sta vivendo a livello mondiale, sia in un’ottica di lungo periodo dove gli aspetti ecologici e ambientali devono armonizzarsi con quelli socio-economici e produttivi”.

La Regione Toscana con il Feamp ha proposto un ventaglio di progetti finanziati sia sulla costa che nelle aree interne quali esempi di sostenibilità, diversificazione ed esperienze lavorative virtuose e di successo, particolarmente significativi in quanto spesso realizzati nei territori cosiddetti “marginali”, in situazioni di debolezza strutturale, dove invece è stato possibile innescare dinamiche positive di cambiamento.

Fonte: Regione Toscana

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