Capillare informazione ai cittadini sul servizio di fine isolamento: approvata mozione in consiglio regionale


All’unanimità il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una mozione, presentata da Francesco Torselli (FdI), che impegna il presidente della Giunta regionale ad adoperarsi, di concerto con le aziende sanitarie, perché sia data un’adeguata e capillare informazione ai cittadini sul funzionamento del servizio di fine isolamento Covid.

Torselli ricorda che i soggetti ancora positivi dopo ventuno giorni di isolamento, privi di sintomi da almeno una settimana e non immunodepressi, possono uscire da tale isolamento solo su certificazione del servizio igiene pubblica dell’Asl. Per fare fronte a questa situazione, che interessa diverse migliaia di cittadini toscani, l’Asl Toscana Centro, ad esempio, ha attivato una mail dedicata, alla quale sono giunte 5600 richieste in tre giorni, solo a partire dal 20/11/2020.

“Dobbiamo tenere in considerazione la difficile situazione, non solo fisica, ma anche psicologica, di chi si trova dopo ventuno giorni di isolamento a non essere negativizzato al virus – ha sottolineato Torselli – E’  costretto ad attendere giorni per ottenere dall’Asl la certificazione necessaria a terminare l’isolamento e tornare alla vita normale”.

“La situazione è in via di risoluzione. L’arretrato è stato smaltito ed adesso non c’è quasi nessuno, che venga lasciato a casa – ha replicato Andrea Vannucci (Pd) – Non dimentichiamo che sono state gestite 300mila persone dal nostro servizio sanitario regionale. Si sconta un gap nel tracciamento rispetto agli isolamenti fiduciari”.

Andrea Ulmi (Lega) ha inoltre segnalato difficoltà tecniche sulla compatibilità tra legge e Decreto della presidenza del consiglio, per cui non è corretto certificare l’“avvenuta guarigione”, ma deve essere solo attestata la “fine dell’isolamento”.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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