Europa Verde contro Giani: "Prigioniero dei cacciatori"

Emergenza nell’emergenza: la Toscana è ufficialmente ostaggio delle associazioni venatorie, riuscite ad ottenere l’ok alla caccia, che da oggi ha preso il via. Proprio durante la zona arancione, mentre parenti e coppie non sposate in comuni diversi rimarranno divisi.

La politica e le istituzioni affidano in sostanza la soluzione al problema del contenimento degli ungulati ai cacciatori, gli stessi che, vale la pena ricordarlo, hanno creato il sovrannumero dei cinghiali senza mai, in tutti questi anni, prospettare minimamente una soluzione.

Bisogna infatti rammentare, anche se alcuni non vogliono sentirselo dire, che sono stati i ripopolamenti con cinghiali dell’est, ad altissima riproduzione - per permettere ai cacciatori di divertirsi - a determinare la proliferazione incontrollata. Vedasi il caso dell’Isola d’Elba, dove è lecito dubitare che i cinghiali siano arrivati a nuoto.

Noi di Europa Verde ci rivolgiamo dunque direttamente a Giani e a tutti coloro che intendono realmente affrontare l’invasione degli ungulati, offrendo le nostre idee.

Si tratta di soluzioni studiate da Ispra e altri enti, sperimentate e in attesa di attuazione: miglioramento delle radure di alta quota, in pratica confinamento negli habitat naturali; cattura e sterilizzazione in laparoscopia delle femmine.

Poi si faccia finita una volta per tutte con l’allarmismo sul lupo, che oltretutto è un predatore naturale degli altri ungulati. Al riguardo proponiamo, al nostro sempre ecumenico e attento presidente Giani, sostegno diretto agli allevatori per cure, mantenimento e addestramento di pastori maremmani e abruzzesi, comprovati rimedi alle incursioni dei lupi.

È francamente ridicolo che la notizia dell’uccisione di 7/8 cinghiali in un colpo solo, rilanciata dagli organi di informazione senza domande o verifica di altre fonti, sia sufficiente per attuare una misura così devastante per l'ecosistema come la riapertura della caccia.

Questo fa riflettere sullo strapotere della categoria dei cacciatori in Toscana, che potrebbero sfruttare l'allarmismo relativo a questa presunta "invasione" magari pure per alzare la posta nei prossimi incontri che le associazioni venatorie avranno con l’assessora regionale alla caccia Stefania Saccardi. Paradossalmente la stessa che, per quella meritocrazia al contrario tutta italiana, dopo aver devastato la sanità si appresta a replicare la sua buona amministrazione sull’agricoltura e vivaismo.

Dunque, caro Giani, libera la Toscana dalle pretese dei cacciatori e ascolta i nostri consigli per risolvere l’emergenza ungulati.

Fabrizio Geri, Europa Verde Pistoia

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