Ad anno nuovo, l'8 gennaio 2020, la camera di consiglio dei giudici della Quarta sezione penale della Cassazione - presieduti da Giacomo Fumu - si riunirà alle 10 del mattino per decidere se confermare o meno il verdetto nei confronti di circa trenta imputati per la strage di Viareggio. Il disastro ferroviario, avvenuto la notte del 29 giugno 2009, provocò la morte di 32 persone.
Verdetto emesso dalla Corte di Appello di Firenze il 20 giugno 2019 e che vede tra gli imputati l'ex ad di Fs e Rfi Mauro Moretti, anche ex ad di Finmeccanica-Leonardo, condannato in primo e secondo grado a sette anni di reclusione. Per Moretti, che in appello ha rinunciato alla prescrizione, e per l'ex certificatore della sicurezza di Rfi Francesco Favo condannato a 4 anni, il Pg della Cassazione ha chiesto l'annullamento con rinvio delle condanne e un appello bis. Il Pg Pasquale Fimiani ha inoltre condiviso il ricorso con il quale la Procura generale di Firenze ha chiesto l'annullamento con rinvio dei proscioglimenti per i manager Giovanni Costa e Giorgio Di Marco.
Se queste richieste venissero accolte per i quattro imputati si riaprirebbe il dibattimento in appello. Per tutte le altre posizioni il Pg Fimiani ha chiesto la conferma delle condanne emesse dalla Corte di Appello di Firenze, incluse quelle di Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia, e Michele Mario Elia, ex ad di Rfi, entrambe hanno sei anni di reclusione da scontare.
L'associazione 'Il mondo che vorrei', raccoglie i familiari delle vittime ed è coordinata da Marco Piagentini, che nel disastro ha perso la moglie e due figli, riportando lui stesso gravi ustioni come il terzo figlio sopravvissuto. Dalla sala della Croce Verde di Viareggio i membri dell'associazione hanno seguito i quattro giorni di udienza, iniziati il due dicembre in Cassazione. In aula l'ingresso è stato consentito solo ai difensori, per le misure anti Covid, ma una piccola rappresentanza di familiari si è riunita comunque sotto la Cassazione.
Notizie correlate
Tutte le notizie di Viareggio
<< Indietro