Covid nelle RSA, FI: "Preoccupante nuovo focolaio a La Cupolina. I protocolli continuano a non funzionare"

Marco Stella, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana

"Qualche settimana fa, dopo lo sviluppo dei primi focolai nelle Rsa toscane, avevamo fatto un comunicato stampa in cui denunciavamo che il sistema, come è strutturato ora, non funziona, e che la Regione Toscana, dati alla mano, non aveva fatto quanto sarebbe stato necessario in termini di dispositivi di protezione per il personale, organizzazione degli spazi interni con una netta separazione tra pazienti covid e no covid, e soprattutto adeguati protocolli a carattere regionale da osservare in tutte le Rsa; le vicende delle ultime settimane, e anche degli ultimi giorni, purtroppo, confermano i nostri timori". Lo affermano il Presidente del Gruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella e Giampaolo Giannelli, vice coordinatore provinciale del partito fiorentino.

"Oltre ai casi limite come quello di Villa Serena nell'Empolese, che già registra il drammatico numero di 28 decessi - proseguono Stella e Giannelli - anche negli ultimi giorni, nonostante il calo di contagi e di decessi sul territorio della nostra regione, i focolai nelle Rsa toscane continuano a divampare.
L'ultimo, in ordine di tempo, che desta grande preoccupazione, è quello della casa di riposo La Cupolina di Firenze. I primi casi accertati risalgono al 26 novembre e in cinque giorni a risultare positivi sono stati 41 anziani su 115 ospiti totali. L'Asl Toscana Centro ha comunicato che si attendono le risposte per altri sette anziani, e che i positivi si trovano sempre all'interno della casa di riposo dove è stata creata una bolla Covid".

"Si tratta dell'ennesima situazione che crea allarme, sia nelle famiglie che nel personale che opera nella casa di riposo, visti i numeri alti dei degenti risultati positivi - aggiungono i due esponenti di Forza Italia -. In un momento così avanzato della cosiddetta 'fase 2 del Covid', preoccupa e non poco lo sviluppo di questi focolai che investono i nostri anziani; è il segno evidente che anche l'ultimo piano regionale approntato per le Rsa non sta dando i frutti sperati. Occorre rivedere totalmente l'organizzazione delle Rsa e delle case di riposo, perché non possiamo permetterci di pagare di nuovo un alto prezzo in termini di vite umane. I nostri anziani sono la parte più fragile ed esposta della società, e occorre proteggerli e tutelarli in maniera adeguata".

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