Dall'abolizione della pena di morte al 2020: tradizione e nuova comunicazione social si incontrano
Con un contributo sicuramente inedito e innovativo, anche le Gallerie degli Uffizi hanno partecipato quest’oggi alla Festa della Toscana, per celebrare l’anniversario della firma del Codice Leopoldino che, grazie a Pietro Leopoldo nel 1786, fece della Toscana il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte e la tortura.
Una partecipazione che, nel rigoroso rispetto delle norme di contenimento del contagio da coronavirus, ha messo insieme tradizione, arte e storia con i nuovi strumenti di comunicazione social. Pietro Leopoldo è infatti stato fatto “rivivere” attraverso l’animazione del proprio ritratto ospitato agli Uffizi ed ha spiegato sui canali Tik Tok e Facebook della Galleria degli Uffizi le motivazioni che l’hanno portato, più di 200 anni fa, a abolire la pena capitale.
Il canale Tik Tok degli Uffizi è seguito da oltre 62 mila giovani e giovanissimi.
“Vorrei ringraziare di cuore il Direttore Schmidt per aver accolto la mia richiesta e fare a noi e alla Toscana questo nuovo, bel regalo - spiega il Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo - Sono sicuro che una simile iniziativa ci permetterà, attraverso la popolarità mondiale degli Uffizi, di far arrivare a tante persone nel mondo e in particolare ai più giovani quanto sia profondo il terreno di civiltà e di rispetto dei diritti umani su cui affondano le radici della Toscana”.
"Gli Uffizi sono da sempre legati in particolare a Pietro Leopoldo, il granduca che per primo nel 1769 aprì la Galleria a tutti quanti, la rese più accessibile grazie a riallestimenti scenografici e didattici, e la raddoppiò attraverso la creazione di nuovi spazi e l'acquisto di migliaia di opere d'arte e di intere collezioni - aggiunge il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt - Ma il culmine dell'operato di questo straordinario granduca riformatore, che era ispirato dagli ideali dell'illuminismo, era il nuovo codice penale, e in particolar modo l'abolizione della pena di morte, che oggi celebriamo con la Toscana intera".
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa
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